Queen Elizabeth 2 è salva! Per diversi anni è stato incerto il destino del celebre transatlantico di Cunard, ritirato dal servizio nel 2008 dopo quasi 40 anni di attività ed acquistato per 100 milioni di dollari da Istithmar World, la compagnia di investimento degli Emirati Arabi controllata dall’azienda di stato Dubai World, che aveva nei suoi piani la conversione della nave in un lussuoso hotel galleggiante. Ma con l’avvento della grave crisi finanziaria del 2008 quel progetto è stato accantonato, gettando di conseguenza nuove ombre sul futuro della nave. Invece, dopo anni di quasi totale abbandono del transatlantico, che rendevano sempre più forti i timori di un suo trasferimento nei cantieri per la demolizione, ecco arrivare inaspettatamente la lieta notizia: Queen Elizabeth 2 diventerà un nuovo prestigioso hotel di Dubai.
Inizialmente attesa alle Palm Islands, Queen Elizabeth 2 ha trovato il suo ormeggio permanente al Dubai Cruise Terminal di Mina Rashid.
Queen Elizabeth 2 nel suo ormeggio permanente al Dubai Cruise Terminal di Mina Rashid.
© The Queen Elizabeth 2
L’effettiva conversione del leggendario transatlantico inglese in una nuova attrazione turistica della rinomata Dubai si deve a PCFC Hotels, che fa capo alla Dubai government’s Ports, Customs and Free Zones Corporation e che ha investito 100 milioni di dollari per rivitalizzare il transatlantico. Ha inoltre in progetto la conversione di Mina Rashid in un complesso residenziale di lusso e in una marina.
Hamza Mustafa, CEO di PCFC Hotels ha commentato: «Alla fine l’apertura della QE2 è un sogno che si realizza per il mio team e per me. E’ uno dei progetti più attesi di Dubai e sappiamo che tante persone sono molto eccitate di poterla ammirare per la prima volta, o di ritornare a bordo di quella nave che ha generato tanti ricordi meravigliosi durante i suoi 40 anni trascorsi in mare».
Sono state necessarie più di 2,7 milioni di ore di lavoro per uomo per convertire il transatlantico in una nuova destinazione turistica polivalente che preservasse l’autentica maestosità della Queen Elizabeth 2. I 13 ponti sono stati accuratamente riportati al loro splendore originale mantenendo intatte le caratteristiche di design più importanti, come mobili d’epoca, dipinti e cimeli.
Le moderne camere dell’hotel garantiscono ancora un’atmosfera marittima grazie agli oblò originali, mentre i diversi ristoranti hanno mantenuto lo stesso nome e arredamento dei gloriosi anni in cui il transatlantico era in servizio.
Anche se il minuzioso lavoro di ripristino ha conservato l’autenticità degli ambienti, sono state portate a bordo le tecnologie più moderne. Questo significa che, tramite smartphone, sarà possibile effettuare il check-in, aprire la porta, controllare luci e TV.
Tra camere e suite, le sistemazioni saranno complessivamente 224, suddivise in 13 diverse categorie, dalle piccole ma ben progettate Standard Room con superfici a partire da 17 m² fino alle Royal Suite di 76m². I prezzi partiranno da meno di 200 dollari per le camere più piccole fino ad arrivare a 15.000 dollari per le migliori suite.
Camera Deluxe con vista mare.
© The Queen Elizabeth 2
Adiacente alla lobby dell’hotel trova posto la QE2 Exhibition, un museo interattivo che presenta la Queen Elizabeth 2 degli anni Sessanta, un’epoca in cui la nave era all’avanguardia per design, tecnologia e lifestyle. Parole che ben descrivono la città che oggi la accoglie.
L’apertura al pubblico avverrà in più fasi. La prima fase, inaugurata il 18 aprile, permette di soggiornare in una selezione di camere e suite, frequentare 5 dei 13 ristoranti e bar che entreranno in funzione una volta completati tutti i lavori, e di visitare la QE2 Exhibition.
Queste le aree pubbliche già aperte o che apriranno prossimamente:
- Chartroom Bar (prossima apertura): sofisticato lounge bar caratterizzato da interni in stile marina, originali dell’epoca.
- The Golden Lion: tradizionale pub inglese e probabilmente uno dei più vecchi della città di Dubai.
- The Pavilion (prossima apertura): ristorante a conduzione familiare con una grande terrazza affacciata sulla marina.
- Lido (prossima apertura): ristorante dell’hotel, aperto tutti i giorni, per colazione e cena.
- The Grand Lounge (prossima apertura): lounge cabaret-style con un programma di intrattenimento settimanale.
- The Yacht Club: versione chic del precedente locale, ideale per il tradizionale tè del pomeriggio.
- The Queens Grill: ristorante dell’hotel con una selezione raffinata di piatti della migliore cucina inglese, oltre anche ad un menù di degustazione ispirato ai classici piatti del 1969.
- The Queen’s Room: inimitabile sala da ballo, come nessuna altra in tutta Dubai.
Per la grande apertura al pubblico della QE2 bisognerà attendere ottobre 2018.
The Yacht Club.
© The Queen Elizabeth 2
QUEEN ELIZABETH 2
Fiore all’occhiello della flotta Cunard per decenni, Queen Elizabeth 2 ha avuto una lunghissima carriera nella storica compagnia britannica, iniziata nel 1969 con il regolare servizio di linea tra Southampton e New York, e proseguita con le crociere fino al momento della dismissione, nel 2008. Per un breve periodo, nel 1982, ha anche avuto modo di servire la patria. Quando è scoppiata la Guerra delle Falkland è stata infatti requisita dal governo britannico ed utilizzata come trasporto truppe.
Le linee esterne e in particolare gli interni del Queen Elizabeth 2 hanno visto un netto cambio di stile rispetto ai precedenti transatlantici Cunard, accantonando l’Art Déco per un design più moderno, che comprendeva anche l’uso di plastiche, alluminio e plexiglass. Ma negli anni seguenti gli interni hanno di nuovo subito una radicale ristrutturazione, invertendo direzione ed inseguendo la raffinatezza e l’eleganza classica delle navi del passato piuttosto che il design contemporaneo.
Una complessa e costosissima evoluzione si è avuta sul piano della tecnica. Le tre turbine a vapore installate in origine avevano causato a Cunard notevoli e crescenti problemi di gestione. Così, dopo aver vagliato le possibili opzioni, nel 1986 la compagnia ha scelto di aggiornare l’intero impianto con nove motori diesel. Un investimento molto importante, con effetti comunque positivi non solo sul piano dell’efficienza e dell’affidabilità, ma anche delle prestazioni, portando la Queen Elizabeth 2 a raggiungere velocità ancora più elevate, con punte di 34 nodi.
Nonostante nei suoi ultimi anni di servizio fosse ormai superata in ogni parametro dalla Queen Mary 2 e le mancassero molti dei servizi delle moderne navi da crociera, i continui investimenti di Cunard per mantenere alta la qualità e l’atmosfera unica hanno permesso alla Queen Elizabeth 2 di arrivare a fine carriera continuando ancora ad impressionare i suoi ospiti.
In 39 anni di attività la Queen Elizabeth ha raggiunto numeri da record: 1.400 viaggi, 25 giri del mondo, 6 milioni di miglia percorse, 2,5 milioni di passeggeri trasportati.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI | |
Lunghezza: | 293,50 metri |
Larghezza: | 32,00 metri |
Pescaggio: | 9,90 metri |
Stazza lorda: | 1969-2004: 65.863 tonnellate 2004: 70.327 tonnellate |
Cantiere: | John Brown & Company |
Posa della chiglia: | 5 luglio 1965 |
Varo: | 20 settembre 1967 |
Completamento: | 26 novembre 1968 |
Viaggio inaugurale: | 2 maggio 1969 |
Ultimo viaggio: | 27 novembre 2008 |
Madrina: | Elisabetta II del Regno Unito |
Armatore: | 1969–1998: Cunard Steamship Company 1998–2008: Carnival Corporation & plc 2008: Istithmar |
Compagnia: | 1969–2008: Cunard Line 2008: PCFC Hotels |
Porto di registro: | 1969–2008: Southampton, Regno Unito 2008–2018: Port Vila, Vanuatu 2018: Dubai, Emirati Arabi |
Equipaggio: | 1.040 |
Passeggeri: | 1.777 (base doppia) 1.892 (capacità massima) |
Ponti passeggeri: | 10 |
Motorizzazione (1969-1986): | 2 x turbine Brown – Pametrada 3 x boiler Foster Wheeler E.S.D II |
Motorizzazione (1987): | 9 x MAN-B&W 9L58/64 da 10.625 kW |
Potenza complessiva (1969-1986): | 94.000 hp (ordinaria) 110.000 hp (massima) |
Potenza complessiva (dal 1987): | 95.625 kW |
Propulsione: | Doppia elica pentapala a passo variabile |
Generatori: | 4 turbo-generatori per una potenza complessiva di 5.400 kW |
Velocità di crociera: | 28,5 nodi |
Velocità massima (1969-1986): | 32,5 nodi |
Velocità massima (dal 1987): | 34 nodi |