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CLIA (Cruise Lines International Association) ha diffuso le statistiche del 2018 sullo stato del traffico crocieristico, che anno dopo anno aggiorna nuovi record.
I dati riconfermano l’influenza del ruolo delle crociere nel settore dei viaggi internazionali, con una crescita del 6,7% rispetto all’anno precedente ed un totale di 28,5 milioni di passeggeri. In poco più di tre decenni il traffico si è decuplicato, ma si tratta di un mercato tutt’altro che saturo: le prospettive di crescita indicano per il 2019 quota 30 milioni e 40 milioni entro il 2028.
Nonostante la popolarità delle crociere, queste rappresentano ancora solo il 2% del turismo internazionale, il cui tasso di crescita nel 2018 si è attestato al 6% con 1,4 miliardi di turisti.
«Non sorprende che il settore delle crociere sia in linea con la crescita complessiva del turismo internazionale. Le crociere rendono più accessibili i viaggi internazionali, come è evidente dai risultati del 2018 di CLIA sul traffico globale», ha dichiarato Kelly Craighead, presidente e CEO della CLIA. «Dal rinnovato interesse nel Mediterraneo fino al significativo incremento dei viaggi d’avventura, i turisti sono sempre più attratti dalle crociere».
Circa metà del traffico globale (49,9%) è composto da crocieristi provenienti dal Nord America. I crocieristi europei pesano per il 25% del traffico complessivo, mentre la regione Asia e Pacifico conta per un altro 20%.
In quanto a tassi di crescita, è nel Nord America che si registra l’incremento maggiore, con un +9,4%, in forte ascesa rispetto al +5% del 2017. Si assiste comunque ad un risultano analogo anche in Sud America, mentre il dato più basso appartiene all’Europa, con una crescita complessiva del 3,3%.
I Caraibi costituiscono il principale mercato mondiale, con ben 11,3 milioni di passeggeri ed un tasso di crescita annuale del 6%. Grazie alla vicinanza con il Nord America, quasi l’87% dei passeggeri proviene da USA e Canada.
Nel Vecchio Continente risiede il secondo mercato più importante delle crociere, con 7,17 milioni di passeggeri trasportati nel 2018. Nonostante la crescita complessiva si sia attestata al 3,3%, analizzando più in dettaglio le varie destinazioni si registrano comunque incrementi significativi.
Il Mediterraneo, da sempre la principale area per le crociere in Europa, ha visto un tasso di crescita dell’8% ed un traffico che ha superato i 4 milioni di passeggeri. I crocieristi hanno mostrato un apprezzamento particolare per gli itinerari nel Mediterraneo orientale, cresciuti dell’8,5% per un totale di 746.000 passeggeri. Si tratta di un dato molto diverso rispetto al Mediterraneo occidentale, in crescita solo dell’1,2% ma con un flusso passeggeri decisamente superiore, che si attesta a 2,27 milioni di crocieristi. Un dato interessante è il forte entusiasmo mostrato verso questa destinazione dalla clientela nordamericana, con prenotazioni cresciute nel 2018 del 29%.
Molto apprezzate sono anche le crociere alle Canarie (+9,6%) e nel Mar Baltico (+9%). Più modesta la crescita in Nord Europa, con un +4,8% e 1,43 milioni di passeggeri movimentati.
Asia e Cina hanno concluso il 2018 senza riconfermare i forti tassi di crescita del passato. L’aumento è stato appena del 5%, molto al di sotto del 20,5% registrato l’anno precedente. Tuttavia si tratta sempre di numeri importanti (4,2 milioni di passeggeri), pari a circa il traffico registrato nel Mediterraneo.
Se i viaggi d’avventura sono in crescita, lo stesso trend si ripercuote nel comparto delle crociere. Dopo un eccellente 2017 per gli itinerari in Alaska che hanno visto un tasso di crescita del 17%, l’anno passato si è concluso riconfermando la crescita a due cifre, che si è attestata ad un +13%. Sono stati oltre un milione i crocieristi che hanno scelto l’Alaska come destinazione dei propri viaggi, circa il 90% composto da cittadini nordamericani.
Relativamente alla durata, le crociere più vendute sono quelle di sette giorni, con prenotazioni cresciute del 9% nel 2018. Stanno però conoscendo un momento ancora più favorevole le mini crociere, che hanno registrato un incremento del 10%.
I dati demografici indicano infine che l’età media dei passeggeri è di 47 anni.
Fonte: CLIA
Infografica: CLIA
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