La capacità di aprirsi a nuove suggestioni pur rimanendo fedeli al proprio heritage e il coraggio di osare spingendosi oltre i propri limiti per immaginare soluzioni innovative, hanno portato Sanlorenzo ad avviare una nuova prestigiosa collaborazione: proseguendo nel proprio percorso coerente che da anni la lega fortemente al mondo del design, l’azienda ha affidato a Patricia Urquiola il progetto di interior del nuovo yacht SD96 presentato ufficialmente in occasione del Cannes Yachting Festival 2019.
Così Massimo Perotti, Chairman Sanlorenzo, motiva la selezione di Patricia Urquiola per questo progetto: «Ho scelto Patricia perché volevo inserire nell’universo dei linguaggi di Sanlorenzo un apporto d’interior più femminile, fino ad ora estraneo al mondo della nautica. E lei è oggi la donna più corteggiata dall’industria del design mondiale per la capacità di coniugare bellezza e comfort. Sempre con un tocco di ironia e una sensibilità quasi poetica, fatta di amore per ciò che è glocal e un grande rispetto per il lavoro manuale, quello degli artigiani».
SD96 è l’entry level della storica linea di yacht semidislocanti SD di Sanlorenzo, un modello di 28 metri di lunghezza che andrà a sostituire SD92, prodotto di successo del cantiere varato nel 2007 con ben 27 unità vendute, mostrandone la sua naturale evoluzione e mantenendo quella coerenza stilistica che da sempre distingue il cantiere.
Gli yacht della flotta SD, modelli in materiale composito dai 28 a 38 metri, si ispirano alle linee dei transatlantici degli anni ’30 riproponendo quel preciso concetto di eleganza. Basta infatti uno sguardo per ritrovare nella silhouette di questa linea il ricordo di barche che appartengono al nostro immaginario.
© Thomas Pagani
Navette che consentono grandi autonomie per raggiungere anche le destinazioni più lontane, pensate per coloro che amano e conoscono profondamente il mare.
Il mondo delle navette è un mondo affascinante, romantico quanto complesso perché legato all’idea di un armatore che sceglie di vivere a lungo il mare viaggiando in tranquillità, senza limiti di tempo. Proprio per questo motivo SD96 propone spazi ed opportunità superiori rispetto ad imbarcazioni di pari dimensioni ma tipologicamente differenti.
Anche qui c’è una eredità storica da rispettare, un’immagine cresciuta e consolidata nel tempo che è stata il motore principale per definire il progetto delle linee esterne di questa linea di barche, firmate dallo studio Zuccon International Project, la cui recente collaborazione con il cantiere ha già dato vita a numerosi progetti prestigiosi, in cui tradizione e storia sono chiavi di lettura irrinunciabili.
Come tutti i modelli della linea, SD96 è strutturato su tre ponti, ma grazie alle proporzioni attentamente studiate e al grande equilibrio raggiunto tra design e volumetria, risulta particolarmente elegante e leggero esattamente come uno yacht a due ponti.
SD96 mantiene inoltre la forma delle finestrature prodiere e laterali di tutta la gamma ma con vetri che dall’esterno risultano cromaticamente simili allo scafo, grazie alla scelta di Patricia Urquiola di utilizzare pellicole “One way” applicate alle finestre delle cabine al lower deck, per smaterializzare la percezione dei vuoti e donando un senso di pulizia e continuità estetica. Questo ha permesso alla superficie di sintetizzarsi in un minimalismo che lo riporta quasi alla sua immagine più arcaica.
«Il linguaggio si pone come obiettivo la ricerca di una classicità senza tempo, dove i segni dialogano in maniera fluida e funzionale al contenimento dei volumi ed all’idea che sia prima di tutto lo scafo l’elemento chiave di lettura del contenuto stilistico», ha commentato Bernardo Zuccon. «SD96 è un bagaglio di storia e tradizione che naviga in un mare nuovo, dove stilemi e funzioni sono stati reinterpretati per contribuire a scrivere una nuova affascinante pagina nella vita di questo cantiere».
Con SD96 Sanlorenzo non si è però limitata a conservare ma, sapendo cogliere le esigenze della propria clientela, ne ha riletto gli equilibri tipologici in nome di una richiesta di volumi e funzioni che nel tempo è cambiata e che ha bisogno di più risposte, più opportunità, partendo già dalle dimensioni di gamma più contenute.
«Ci sono luoghi che cambiano e che si adattano alle diverse necessità quotidiane; è come se l’imbarcazione, chiusa ed ermetica per poter affrontare il mare, una volta alla fonda si aprisse per offrire all’armatore la possibilità di ottimizzarne la qualità della vita di bordo», ha aggiunto Bernardo Zuccon,
L’architettura navale di SD96 nasce dal design di Philippe Briand, integrato con l’esperienza e la tradizione dell’Engineering di Sanlorenzo. Le linee d’acqua sono state verificate alla vasca navale di Marin in Olanda, a conferma di prestazioni uniche per uno scafo dislocante di 28 metri.
Il progetto della carena di SD96 permette di navigare in un ampio range di velocità: dalla navigazione a 10 nodi che massimizza l’economia dei consumi ad una velocità di crociera di 15 nodi, fino a raggiungere la massima velocità di 20 nodi, sicuramente plus esclusivo di questo yacht dislocante di 28 metri.
Il raggiungimento di queste eccezionali performance è garantito dal design di carena con profilo molto affilato e prua verticale; ciò non ha condizionato i volumi interni grazie alle forme delle murate, ben integrate con il design delle linee esterne.
IL PROGETTO DI INTERIOR DI PATRICIA URQUIOLA
Il concetto di flessibilità e modularità, che permea il progetto di SD96, detta il ritmo degli spazi interni progettati da Patricia Urquiola. Portando a bordo la propria visione, l’architetto e designer interpreta l’interior di SD96 all’insegna della trasformabilità, per una barca capace di evolversi ed adattarsi continuamente alle esigenze di chi la vive.
Uno spazio fluido, in cui emerge lo stile distintivo dell’architetto e designer spagnola, che combina un approccio minimalista con un mix di materiali selezionatissimi che richiamano il mare.
«Il nostro punto di partenza per questa collaborazione con Sanlorenzo è stato proprio il mare, grande fonte di ispirazione per tutto lo sviluppo del concept e degli interni dello yacht», ha dichiarato Patricia Urquiola. «I materiali, le forme e i colori richiamano il mondo marino, creando uno spazio fluido ed elegante dai colori naturali».
In equilibrio tra rigore e ironia, tra approccio industriale e artigianale, Patricia Urquiola fa dialogare stili e arredi differenti attraverso la ricerca di una sensorialità materica e una cura del dettaglio che rende gli interni di SD96 caldi e accoglienti con un’impronta sofisticata, elegante e contemporanea, per vivere questi spazi all’insegna della riappropriazione del proprio tempo.
Il primo ambiente living situato nel main deck, caratterizzato da pareti in rovere cannettato e pavimenti a scelta in parquet, è un vero e proprio esempio del concetto di modularità; può infatti ampliare la propria funzionalità allestendo, all’occorrenza, un tavolo da pranzo per 10 persone, altrimenti celato all’interno di una panca di fronte al divano.
Salone.
© Thomas Pagani
Si passa poi alla scala centrale, in acciaio bronzato e legno e racchiusa in un guscio in travertino, pensata per raggiungere gli altri due ponti, punto focale ed iconico che collega tutti i piani e divide gli spazi grazie a uno screen in metal mesh.
Spostandosi sull’upper deck troviamo la Sky lounge, con finestrature completamente apribili che grazie ad arredi modulari può essere utilizzata come salotto, zona dining o cinema. La continuità di finiture tra interno ed esterno, come il pavimento in parquet con pattern Biscuit crea un ambiente unico con il fly bridge anch’esso utilizzabile, a scelta, come lounge o zona pranzo all’aperto grazie al coffee table convertibile in tavolo dining.
Sky lounge.
© Thomas Pagani
Il principio della flessibilità torna nel lower deck, dove il salotto è totalmente trasformabile: chiudendo un sistema di pannelli scorrevoli si crea infatti una cabina VIP con bagno.
Salotto convertibile in cabina VIP.
© Thomas Pagani
Allo stesso livello, sono disponibili inoltre due cabine per gli ospiti mentre sul main deck è posta la cabina armatoriale. Molto più ampia in larghezza rispetto a quelle proposte su yacht di simili metrature, presenta ampie finestrature che, insieme alla parete in vetro con motivo Liquefy che richiama il mare, creano una sensazione di continuità con l’ambiente circostante. Il bagno in travertino con pareti in vetro cannettato accoppiato con uno specchio bronzato amplifica questa sensazione in un gioco di preziosi riflessi.
Cabina armatoriale.
© Thomas Pagani
Fondamentale nel progetto di interior, è inoltre la scelta di arredi realizzati da aziende che rappresentano l’eccellenza del design internazionale e che hanno studiato soluzioni ad hoc, adattando i propri prodotti nelle caratteristiche tecniche, nei materiali e nelle soluzioni costruttive alle esigenze progettuali.
Con SD96, Sanlorenzo mostra ancora una volta la capacità di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione attraverso una profonda ricerca e innovazione, senza mai tradire la propria immagine che da sempre si contraddistingue per l’eleganza senza tempo e una semplicità nelle linee, leggere e filanti, espressione di un lusso raffinato, mai gridato, che si svela nella scelta dei materiali e nella cura dei più piccoli dettagli.
SPECIFICHE TECNICHE | |
Lunghezza f.t.: | 28,93 metri |
Larghezza: | 7,60 metri |
Designer esterni: | Zuccon International Project |
Designer interni: | Patricia Urquiola |
Posti letto ospiti: | 10 |
Posti letto equipaggio: | 5 |
Motori: | a) 2 x MTU 10V2000M86 da 1380 HP b) 2 x CAT C18 da 1150 HP |
Velocità massima: | a) 20 nodi b) 17 nodi |
Velocità di crociera: | a) 15 nodi b) 12 nodi |
Capacità casse carburante: | 15.500 litri |
Capacità casse acqua: | 2.500 litri |
Lunghezza tender: | 4,5 metri max |