Superyacht
Italian Vessels debutta con Wide Space ed Enjoy, due nuovi progetti di Tommaso Spadolini
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Si chiamano Enjoy e Wide Space i due nuovi progetti di 28,5 metri di Tommaso Spadolini, i quali sanciscono il debutto di Italian Vessels nel mercato dei superyacht compatti.

Italian Vessels è l’azienda fondata e diretta da Mario Parigi che ha ridato slancio ai Cantieri Navali di Termoli, una realtà attiva nel mondo della cantieristica e della manutenzione da oltre 20 anni, durante i quali ha consegnato più di 200 unità, dai rimorchiatori ai trawler fino ai superyacht. Mario è un ex comandante e surveyor e desiderava lanciare il marchio Italian Vessels con un progetto in acciaio e alluminio dalle grandi capacità marine, che andasse molto al di là dei classici motoryacht in vetroresina delle stesse dimensioni. 

Partendo dalle linee di carena di Umberto Tagliavini sono così nati due progetti di dislocanti sotto i 29 metri di lunghezza e di circa 210GT, ispirati ai principi dei grandi yacht, come dimostra per esempio la dotazione di wing stations per migliorare la visibilità a prua e a poppa durante le manovre. 

La versione Enjoy, che richiama il mondo degli explorer, ha una sovrastruttura posizionata verso prua, così da lasciare maggiore spazio alla sezione poppiera del ponte e ospitare tender e giochi d’acqua. Poi c’è la versione Wide Space, attualmente in costruzione, che ha il tradizionale profilo da superyacht con un upper deck poppiero più lungo. Le due versioni condividono il 70 per cento circa della sovrastruttura.  

Entrambi i modelli prevedono quattro comode cabine con bagno sul ponte inferiore e una luminosa suite armatoriale a prua del ponte principale, completa di divano e cabina armadio. Una soluzione insolita su yacht di questa misura, è la presenza, oltre al salone principale, di una sky lounge di circa 16 metri quadri dietro alla timoneria sul bridge deck.   

Sul ponte principale è presente una grande cucina con accesso diretto dall’alloggio equipaggio, che ha a disposizione due cabine inclusa quella del comandante a prua del ponte inferiore. Una piccola area comune dedicata proprio all’equipaggio può essere convertita in un’ulteriore cabina. 

Invece di realizzare il garage del tender a poppa, è stato progettato un grande spazio di stivaggio per toys e altri equipaggiamenti, mentre il tender può essere alloggiato sulla piattaforma poppiera idraulica; quest’ultima può essere facilmente alzata e abbassata per facilitare le operazioni di alaggio e varo. A prua, davanti all’area dedicata alle sedute per gli ospiti, c’è spazio per un altro piccolo MOB tender o per un jet ski. 

Parlando di exterior styling, le griglie orizzontali degli occhi di cubia sono tipiche dello Studio Spadolini e il loro funzionale ed equilibrato design è privo di fronzoli o di dettagli superflui. L’interior design contemporaneo si basa su legni chiari, pelli calde e tessuti naturali. Il cantiere si affida poi a diversi marchi di design di altissimo livello, come Boffi per le dotazioni della cucina.  

Entrambi i modelli sono motorizzati con due MAN da 560 cavalli, per una velocità massima di 13 nodi e una di crociera di 10 nodi. Un’altra caratteristica inusuale su yacht di queste dimensioni è la capacità di imbarcare 30.000 litri di carburante e di avere un’autonomia che supera le 3.000 miglia nautiche a velocità economica. 

Come per tutti i cantieri, anche il calendario della costruzione del Wide Space ha subito leggeri ritardi a causa del Coronavirus, ma il suo varo è atteso in autunno.  

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Lunghezza f.t.:28,50 metri
Baglio massimo:7,21 metri
Pescaggio:2,45 – 2,65 metri
Stazza lorda:210 tonnellate
Dislocamento:145 – 165 tonnellate
Materiale scafo:Acciaio Fe510 (AH-36)
Materiale sovrastruttura:Alluminio AA5083 (Al-Mg4.4)
Motori:2 x MAN 412 kW (560 cv)
Velocità massima:12,50 nodi
Velocità di crociera:10 nodi
Autonomia:Oltre 3.000 mn
Carburante:30.000 litri







Fonte: Sand People Communication per Tommaso Spadolini
Rendering: Sand People Communication per Tommaso Spadolini

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