Cantiere delle Marche ha varato ad Ancona Explorer 40.22 “Crowbridge”, 42 metri progettato dall’architetto fiorentino Tommaso Spadolini e destinato ad un armatore italiano.
«Questo è il nostro primo varo dopo il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19. È un’iniezione di ottimismo per noi e per tutto il comparto nautico», afferma Vasco Buonpensiere, co-fondatore e Sales & Marketing Director di Cantiere delle Marche. «Il varo di Crowbridge è stato rimandato soltanto di poche settimane. Un grande risultato. La nostra capacità di tenere il passo dimostra alla comunità nautica, e a noi stessi, che, grazie al nostro pragmatismo e a un’organizzazione interna ben rodata, siamo stati in grado di superare brillantemente una sfida inaspettata e drammatica».
In Crowbridge ritroviamo tutte le qualità di un explorer di alta gamma, progettato per navigare in tutte le condizioni meteo-marine. La sua carena efficiente garantisce una ottima tenuta di mare e una navigazione confortevole. Elementi centrali del progetto sono la sicurezza ed il comfort di ospiti ed equipaggio, come pure la sua grande autonomia. Equipaggiamenti di alta qualità e una sala macchine ampia che agevoli interventi e manutenzioni sono altre caratteristiche fondamentali di questo explorer.
«Questo progetto nasce dalla volontà del committente, italiano, di costruire una vera e propria nave con caratteristiche tecniche quanto più vicine possibile al mondo del naviglio mercantile a lui molto caro (è armatore), e che consentisse navigazioni sicure con ogni tempo e senza mai entrare nei marina», racconta Vasco Buonpensiere. «Ci ha chiesto uno scafo robusto in acciaio, una ridondanza degli equipaggiamenti e dei sistemi di bordo in modo da poter avere uno yacht sicuro e affidabile che fosse anche estremamente confortevole».
Dal design esterno e dal layout interno, si evincono due aspetti fondamentali del progetto: in primo luogo l’ampiezza degli ambienti che garantisce grande comfort, in secondo il fatto che sia stato progettato per prolungate permanenze a bordo lontano dalle folle dei vacanzieri.
«Ho lavorato parecchie volte con questo cliente e due dei suoi yacht più recenti portano la firma del mio studio», dice Tommaso Spadolini. «Mi ha chiesto linee semplici e classiche, aree interne ed esterne ampie in modo che ci sia spazio per tutta la famiglia con la quale intende passare lunghe vacanze a bordo in totale relax. Queste possono sembrare richieste ovvie quando si parla di un grande yacht, tuttavia la particolarità sta nelle richieste molto dettagliate fatte dal cliente che conosce molto bene le aspettative e le necessità di tutti i membri della sua famiglia».
Per il design interno, l’armatore ha chiesto a Spadolini uno stile elegante e disinvolto. «Lo yacht avrà 7 suite per gli ospiti e 4 cabine per il comandante e il suo equipaggio. Tutte le aree, sia interne che esterne, sono progettate per offrire il massimo diletto e comfort agli ospiti».
«Lo yacht è stato progettato sulla base degli standard richiesti da un armatore molto esperto che ha deciso di passare da uno yacht planante a un dislocante», dice Sergio Cutolo, fondatore e leader del team Hydro Tec. «Explorer 40.22 ha rappresentato una sfida del tutto nuova per noi. Il bel progetto di Spadolini ha richiesto il massimo livello di integrazione tra architettura navale, ingegnerizzazione e design in modo da raggiungere un perfetto equilibrio tra esigenze tecniche ed estetiche. Avendo già lavorato con Tommaso Spadolini, la collaborazione è stata facile e produttiva. L’architettura navale è stata influenzata dalla particolare distribuzione dei pesi e dalle linee della prua che è stata disegnata su indicazioni del cliente. Lo scafo è un classico scafo dislocante a carena tonda con bulbo prominente e sezione poppiera piatta. Il rapporto baglio/immersione è stato mantenuto su valori ottimali e sono state scelte eliche di grande diametro e alta efficienza. La velocità di punta sarà sensibilmente maggiore rispetto a scafi simili grazie a un accurato disegno delle linee d’acqua. Dal punto di vista strutturale abbiamo cercato di minimizzare l’impatto delle strutture sul design sia dello scafo che della sovrastruttura per un miglior sfruttamento degli spazi a disposizione. Nella sovrastruttura, in particolare, abbiamo cercato di creare il miglior rapporto possibile tra il layout interno, il posizionamento e il dimensionamento delle finestre».
Con una lunghezza totale di 42 metri e una larghezza massima di 8,50, Explorer 40.22 avrà un dislocamento a pieno carico di circa 400 tonnellate. Due motori Caterpillar C32 ACERT che sviluppano 970kW ciascuno a 2.100 giri/min, spingeranno Crowbridge alla velocità massima di 14 nodi e garantiranno un’autonomia di 3.500 miglia alla velocità economica di 10 nodi.
Nei prossimi mesi Cantiere delle Marche varerà altri due yacht.
SPECIFICHE TECNICHE | |
Lunghezza f.t.: | 42 metri |
Lunghezza al galleggiamento: | 39 metri |
Larghezza: | 8,50 metri |
Pescaggio: | 2,60 metri |
Dislocamento: | 400 tonnellate ca. |
Motori: | 2 x Caterpillar C32 ACERT da 970kW a 2.100 giri/min |
Trasmissione: | 2 x ZF 3310 |
Velocità massima: | 14 nodi |
Autonomia a 10 nodi: | 3.500 miglia |
Generatori: | 2 x Kohler 70kW 1 x Kohler 40kW |
Capacità serbatoi gasolio: | 60.000 litri |
Capacità serbatoi acqua: | 8.000 litri |
Capacità serbatoi acque nere/grigie/sentina : | 9.000 litri |