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Nella violentissima esplosione che ha devastato il porto di Beirut e le aree limitrofe, con un bilancio provvisorio di oltre 70 morti e 4000 feriti, è rimasta coinvolta anche la Orient Queen, unica nave da crociera della libanese Abou Merhi Cruises. Purtroppo la vicinanza della nave al luogo della deflagrazione, un deposito contenente 2750 tonnellate di nitrato di ammonio nel porto della città, è stata fatale.
Orient Queen era una piccola nave da crociera di 120 metri per una stazza lorda di 7500 tonnellate ed una capacità di 330 passeggeri. E’ stata costruita nel 1989 da Union Naval de Levante come Vistamar per la Mar Lines, una compagnia di navigazione del Mediterraneo marginalmente interessata alle operazioni di crociera. Tra gli anni 90 e 2000 è stata noleggiata dai tour operator tedeschi Jahn Reisen e Plantours, prima di essere ceduta alla Abou Merhi Cruises che la ha ribattezzata Orient Queen II, poi Med Queen nel 2016, fino a prendere il suo ultimo nome Orient Queen.
La nave era piuttosto apprezzata dalla clientela libanese e da otto anni offriva un regolare servizio crociere verso le isole greche e la Turchia con partenze da Beirut.
A bordo della Orient Queen c’era anche l’hotel director italiano Vincenzo Orlandini, che intervistato da Al Jazeera ha così commentato la sua drammatica esperienza: «La nave è completamente distrutta: le cabine, il salone, tutto. Ho sentito l’esplosione e sono volato sul lato opposto della lobby. Sono atterrato sul tappeto e sono stato fortunato perché penso che mi abbia salvato».
La nave è irrecuperabile e si è capovolta. A bordo hanno purtroppo perso la vita due membri di equipaggio, mentre altre sette persone sono rimaste ferite.
© Maxar Technologies
Foto copertina: Twitter/Timour Azhari
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