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Dopo un anno e mezzo dall’attacco terroristico al Museo del Bardo di Tunisi, che è costato la vita a 17 crocieristi e che ha causato la cancellazione massiccia degli scali delle navi da crociera in tutta la Tunisia, sembra ora essere tornato un timido segnale di ripresa per questa destinazione.
La Europa della tedesca Hapag-Lloyd Cruises è stata la prima nave da crociera che ha reintrodotto Tunisi nei suoi esclusivi itinerari.
L’arrivo della nave è stato salutato dalla ministra del turismo Selma Rekik Elloumi, in un clima di festa che ha visto la partecipazione del tenore tunisino Hassen Dossdi, oltre a manifestazioni folkloristiche a tema. Il tutto si è svolto sotto strettissime misure di sicurezza, un chiaro messaggio inviato alle compagnie per far riconsiderare la Tunisia come destinazione nei loro itinerari nel Mediterraneo occidentale.
«Siamo contenti poiché questo ritorno riveste un’importanza capitale per il rilancio delle attività da crociera e darà fiducia agli altri armatori», ha spiegato Malek Ghanemi, direttore del terminal di La Goulette.
Il messaggio è rivolto in particolar modo a Costa ed MSC, le cui navi costituivano il 70% degli arrivi nel porto di La Goulette. Per il 2017 le due compagnie italiane non hanno in programma visite in Tunisia.
L’anno prossimo, nei mesi di gennaio e febbraio, a Tunisi è attesa la Viking Sea.
Non tutte le compagnie sono fuggite per colpa del terrorismo. Interessante è il caso di Norwegian Cruise Line. La compagnia annullò tutti gli scali in Tunisia dichiarandosi indignata per il trattamento discriminatorio che fu riservato ai crocieristi israeliani, ai quali venne a sorpresa rifiutato lo sbarco per via della loro nazionalità, senza alcun preavviso da parte delle autorità tunisine. Il fatto avvenne nel marzo 2014.
A regime normale, nell’economia tunisina il turismo incide per il 7% del pil, offrendo 400mila posti di lavoro.
Fonti: Afp, Cruise Critic, Il Secolo XIX, La Stampa
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