19 Ottobre 2017
26 Giugno 2017
4 Maggio 2022
5 Marzo 2021
7 Dicembre 2022
Sono passati 10 anni dal progetto inaugurale di Vitruvius, il 50 metri Exuma, che ha scosso i preconcetti mondiali degli yacht explorer. Da allora, lo studio di design ha rapidamente plasmato un’eredità che non solo comprende l’intera gamma degli yacht a motore, ma sfida l’intero settore ad abbracciare le nuove esigenze degli armatori in fatto di versatilità.
Vitruvius Yachts potrebbe sembrare una relativa novità sulla scena, invece la creatività dello studio è saldamente affidata all’architetto navale e designer di fama mondiale Philippe Briand, che ha oltre quarant’anni di esperienza nel design, decine di premi del settore e più di 12.000 imbarcazioni che portano la sua firma. Sotto il marchio di Vitruvius Yachts, Briand ha sviluppato un’estetica immediatamente riconoscibile, efficiente, pratica e bella, coprendo l’intera gamma di yacht a motore, dalle unità convenzionali per le crociere a quelle expedition per le avventure d’eccezione.
Di seguito, Briand riflette su quanto ha imparato negli ultimi 10 anni progettando motoryacht concepiti per viaggi di avventura intorno al mondo e su cosa il futuro riserva al mercato.
CONOSCERE LE NECESSITA’ DEI CLIENTI
Abbiamo storicamente diviso il mercato dello yachting in una gamma troppo semplificata e condensata di categorie di imbarcazioni. Per progettare gli yacht migliori per i nostri clienti, dobbiamo capire che cosa intendono farne, ed essere consapevoli che le loro esigenze potrebbero cambiare.
Nel settore delle auto di lusso, ci sono circa 10 diverse categorie che gli acquirenti possono scegliere, dalle sportive Ferrari alle sontuose Bentley alle robuste Range Rover 4×4, con categorie intermedie come i SUV. Suddividendo il mercato in queste nicchie, l’industria automobilistica è stata capace di espandere il mercato identificando i clienti in modo più preciso; questo è qualcosa che dobbiamo fare nello yachting.
In Vitruvius Yachts crediamo che il mercato degli yacht a motore rientri in una gamma con tre categorie principali: Gli yacht lifestyle da un lato, gli expedition, altamente autonomi e specializzati dall’altro, ed i versatili explorer che si collocano ad un livello intermedio, in base alle esigenze dei loro armatori in termini di equipaggiamento. Naturalmente, tutti gli yacht, qualunque sia la loro categoria, devono essere confortevoli, tenere il mare ed essere efficienti.
YACHT LIFESTYLE
Feadship M/Y Najiba
© Tom van Oossanen
Per essere rivoluzionari nella categoria degli yacht lifestyle, che è di gran lunga la più ampia, è necessario trovare il modo per migliorare l’efficienza e fornire uno stile di vita adatto per gli armatori giovanili.
Gli yacht lifestyle rappresentano oggi circa il 90% del mercato. Quando si tratta di progettare questi superyacht, come quelli che si vedono di solito in crociera nei climi caldi del Mediterraneo e dei Caraibi, per distinguersi bisogna saper adattare l’offerta agli stili di vita e preferenze degli armatori, con il massimo livello di comfort.
I nostri yacht Najiba e Nautilus ne sono un ottimo esempio. Forniscono ai loro armatori strutture per il benessere, ampi spazi esterni, viste superbe in tutti gli interni grazie a grandi quantità di vetro, e tutti i toys desiderabili per gli sport acquatici e le tecnologie per intrattenere la famiglia. Offrendo spazi esterni accoglienti e più vicini al livello dell’acqua, abbiamo permesso agli armatori e ospiti di sentirsi più legati al mare piuttosto che isolati in sovrastrutture molto alte. Gli spazi permettono una comunicazione e un flusso più agevole tra le varie aree, compresa un’invitante terrazza al livello del mare. Tutti questi elementi sono parte integrante dello stile di vita che gli armatori si aspettano di vivere oggi su yacht di questo tipo, e devono essere considerati fin dal principio del progetto.
Picchiotti M/Y Nautilus
© Giuliano Sargentini
YACHT EXPLORER
Esplorare il mondo porta una ricchezza di conoscenza e di cultura. Gli yacht explorer, che sono in grado di visitare le acque più remote, devono avere una tenuta di mare ancora superiore ed essere più pratici degli yacht lifestyle, con una autonomia maggiore.
Il nostro lavoro di progettisti o architetti navali è quello di migliorare o perfezionare queste qualità, portando le nostre conoscenze di idrodinamica ed ingegneria per creare uno yacht che sia conforme ai programmi di crociera previsti dall’armatore. Dobbiamo anche tener conto di un ulteriore fabbisogno di stivaggio nello scafo per le grandi attrezzature speciali come sommergibili o veicoli terrestri. Questo pensiero ha portato ai concetti dei primi progetti di Vitruvius: Exuma e Galileo G.
Picchiotti M/Y Exuma
© Perini Navi
Quando Exuma è stato consegnato nel 2010, era un prodotto completamente unico. Tutto ciò che lo ha preceduto era più simile a un trawler, un tipo di yacht che è stato presente sul mercato per molto tempo. I trawler hanno una lunga autonomia, ma di solito sono piuttosto piccoli – nella fascia dei 20-30 metri – e generalmente non sono abbastanza confortevoli o moderni per gli standard odierni dello yachting, in particolare per quanto riguarda lo spazio previsto per gli alloggi.
E’ corretto dire che la soluzione che abbiamo trovato è stato uno yacht explorer che decisamente incoraggiava il desiderio di navigare il più possibile. Dalla sua consegna, Exuma ha registrato più di 100.000 miglia, che è più di due circumnavigazioni complete, qualcosa di eccezionale per uno yacht da diporto. Il suo armatore considera le sue visite alle isole remote nell’Oceano Pacifico come una delle migliori esperienze che abbia mai avuto. Anche Galileo G ha viaggiato a lungo, comprese le alte latitudini, visitando l’Antartide e il Passaggio a Nord Ovest.
Picchiotti M/Y Galileo G
© Giuliano Sargentini
Si dice che l’imitazione sia la forma più sincera di adulazione, e ci rincuora che ci sia stata una tendenza crescente nell’uso di molte caratteristiche di design e capacità che sono apparse per la prima volta sul nostro yacht explorer Exuma, compresa la prua a piombo. Naturalmente, prima di Exuma c’erano yacht di lusso che viaggiavano in tutto il mondo, come Octopus, ma richiedevano dimensioni molto, molto più grandi per raggiungere quel genere di autonomia richiesta per un programma di crociere globali con questo grado di comfort e stile di vita a bordo.
YACHT EXPEDITION
Uno yacht expedition yacht si distingue da un explorer in quanto deve avere qualità e capacità molto specifiche per uno scopo o un obiettivo particolare, con relativi strumenti, tender o attrezzature sul ponte.
Lo scopo di questo tipo di imbarcazione è di solito quello di portare l’armatore in un luogo particolare o di svolgere un’attività specifica – la destinazione è più importante dell’atto stesso del viaggio – e una volta che l’unità è sul posto, è possibile realizzare lo scopo. L’intero concetto di design ruota quindi intorno a questi requisiti altamente specifici richiesti dall’armatore. Non è diverso dall’approccio per la creazione di un’unità per la ricerca scientifica – molto simile a quelle adattate e utilizzate da Jean Cousteau, a suo tempo – solo con un livello molto più alto di comfort e dettagli.
Per il nostro ottavo yacht Vitruvius Expedition, attualmente in costruzione da Feadship nei Paesi Bassi, tutto il nostro lavoro di progettazione è derivato dalla richiesta dell’armatore per avere a bordo un sommergibile da 6,3 tonnellate per tre persone, varato e alato da una grande gru articolata Palfinger da otto tonnellate. Il ponte di poppa aperto doveva ospitare il sommergibile e la gru, oltre a un Toyota Land Cruiser e due tender, tra cui un tender multiuso di 5,6 metri e uno limousine di 8 metri. Tutto questo doveva stare sul ponte esterno posteriore di uno yacht di 55 metri, fornendo contemporaneamente ampi e lussuosi spazi interni per godere del grado di comfort che ci si aspetta su un superyacht, tra cui una grande suite armatoriale e quattro ulteriori cabine per gli ospiti, oltre a sistemazioni per 15 membri di equipaggio. L’armatore voleva avere il tipo di comfort che vediamo sui superyacht tradizionali, quindi dovevamo effettivamente inserire in metà spazio gli interni che ci si aspetterebbe su un’imbarcazione lifestyle di lusso di 55 metri.
Feadship Project 708
© Vitruvius Yachts
Era una sfida senza precedenti, che abbiamo affrontato con grande piacere. Allontanandoci dal nostro consueto stile di progettazione di yacht dal basso profilo, abbiamo inserito un quarto ponte nella parte anteriore dello yacht per offrire una grande suite armatoriale sul ponte superiore a prua senza compromessi per le altre aree ospiti. L’armatore di questo yacht ha il meglio di entrambe le realtà: è libero di usare lo yacht sia come yacht expedition che lifestyle, ottenendo comfort e lusso combinato a capacità e robustezza.
Siamo in un territorio nuovo ed eccitante quando si tratta di realizzare autentici yacht expedition di lusso di questo tipo. Deve quasi sempre esserci un compromesso nel volume dedicato agli spazi di lusso quando si vuole più funzionalità, più attrezzature come SUV e sommergibili, e più opportunità per esplorare il mondo. Ma meno volume non deve significare uno yacht meno funzionale o confortevole, e sta all’abilità del designer ottimizzare il potenziale dello yacht. Se il cliente comprende l’importanza di questi compromessi, può guadagnare molto in termini di esperienze con il proprio yacht.
YACHT PER LE AVVENTURE DELLE NUOVE GENERAZIONI
Picchiotti M/Y Galileo G
© Perini Navi
Il profilo dei clienti che acquistano yacht explorer ed expedition si sta evolvendo, il che è entusiasmante per un designer. Possiamo offrire una soluzione moderna di yacht di lusso che non è in contrasto con i valori di una nuova generazione emergente di armatori.
In passato, i clienti degli yacht explorer ed expedition tendevano ad essere più esperti, magari avendo posseduto diverse imbarcazioni ed esprimendo un maggiore interesse per specifici dettagli di design e prestazioni tecniche. Ma credo che gli yacht explorer ed expedition stiano diventando meno di nicchia e più acquirenti neofiti inizieranno con questa tipologia di imbarcazioni nel prossimo futuro. È stato riportato che il mercato degli yacht explorer ed expedition ha una crescita a due cifre dal 2008, e che attualmente rappresenta circa il 10% dell’intero mercato dei superyacht, dato che non è lontano dalla percentuale degli yacht a vela di pari dimensioni. Credo che non sia azzardato dire che i clienti che in passato avrebbero comprato barche a vela stanno ora trasferendo il loro interesse verso yacht di tipo explorer o expedition, perché, proprio come le barche a vela, sono ideali per viaggi più lunghi, e possono portarli più vicino alla natura.
Questi nuovi clienti vogliono anche minimizzare l’impatto sull’ambiente delle loro attività di yachting, scegliendo imbarcazioni che offrono maggiore efficienza e minori emissioni. La maggiore influenza che si può avere sulla sostenibilità di uno yacht inizia con l’approccio alla sua architettura navale, attraverso lo sviluppo di uno scafo efficiente, equipaggiato con sistemi di propulsione tecnologicamente avanzati. Grazie alla collaborazione avviata con la Water Revolution Foundation, l’industria dello yachting sta facendo grandi progressi nel quantificare la sostenibilità relativa degli yacht attraverso la creazione dello Yacht Environmental Transparency Index (YETI, in breve). Questo ci permette di indicare e fornire indicazioni più precise su ciò che rende uno yacht sostenibile dal punto di vista ambientale.
Anche se sostengo che il Mar Mediterraneo è una splendida scelta quando si tratta di crociere, i nostri oceani hanno il potenziale per offrire molto di più. Gli yacht di oggi visitano solo il 3% dei litorali del pianeta; c’è ancora molto da scoprire e sperimentare. Questo può essere un punto di attrazione sia per gli armatori esperti che hanno navigato a lungo nelle tipiche acque del Mediterraneo e dei Caraibi, sia per i nuovi arrivati nello yachting che hanno rispetto, curiosità e apprezzamento per le meraviglie naturali del mondo. Con la tecnologia e gli strumenti di progettazione che disponiamo, possiamo offrire l’esperienza che questi nuovi armatori desiderano senza che le operazioni dello yacht contrastino con la loro sensibilità ambientale.
Fonte: Sand People Communication per Vitruvius Yachts