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22 Maggio 2018
Fucina in costante fermento, Sanlorenzo Superyacht porta avanti a ritmo serrato la propria attività e vara una nuova unità, il sesto 52Steel, modello in metallo di 52 metri di lunghezza con cinque ponti al di sotto dei 500GT.
Costruito nel cantiere di La Spezia, il sito produttivo di oltre 50.000 mq dove i modelli over size vengono forgiati nel metallo, il 52Steel presenta grandi volumi interni ed esterni e soluzioni progettuali normalmente presenti su modelli di dimensioni ben superiori, insieme ad innovazioni tecniche lungimiranti, diventate di ispirazione per l’intero settore.
Tra gli elementi rivoluzionari del 52Steel, che gli ha permesso di conseguire numerosi e importanti riconoscimenti, vi è l’intera zona di poppa: la piscina dal fondo trasparente, sul Main deck, permette il passaggio di luce nell’ambiente sottostante, un’ampia area garage allagabile convertibile in una beach area che può essere ampliata grazie alle terrazze abbattibili, creando un effetto quasi surreale.
Elegante e maestoso, il 52Steel si contraddistingue inoltre per le ampie superfici vetrate che, oltre a inondare di luce naturale gli interni, rafforzano la connessione con il mare aprendo lo yacht verso l’esterno.
Gli interni dallo stile moderno e sofisticato sono progettati dall’architetto Tiziana Vercellesi che, su richiesta dell’armatore, giocano su una combinazione di materiali molto diversi tra loro: legni pregiati in delle tonalità a contrasto, nabuk e pelli utilizzati per rivestire cielini e pareti, marmi e onici dalle preziose venature e lampadari Venini disegnati appositamente per questa unità.
«Disegnare gli interni di uno yacht è sempre una sfida non solo contro il tempo ma nel cercare di cogliere ed esaltare le aspettative del cliente» commenta l’architetto Tiziana Vercellesi. «La clientela proviene da qualsiasi parte del mondo e porta con sé stili e culture tipiche dei loro luoghi. Negli incontri preliminari con gli armatori, il mio lavoro consiste nel cercare di capire i loro gusti, il contesto in cui vivono e le loro aspirazioni. Poi insieme costruiamo un percorso in cui loro stessi sono partecipi, e a volte interpreti, dell’evolversi del progetto in modo che riescano ad esprimere attraverso la mia ‘matita’ ciò che a loro più piace. Dunque sì, anche questa barca è unica, perché rispecchia la visione di questo armatore. È una sfida, ma anche il viaggio più bello».
Fonte: R + W per Sanlorenzo