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Tra gli interventi più sfidanti, quello relativo alla pitturazione dello scafo completamente riverniciato nel suo distintivo ‘Blu Perini’. I diversi team si sono poi alternati per le attività di manutenzione dei sistemi di bordo – generatori, motori principali, eliche – fino al delicato intervento sul sistema di movimentazione degli alberi.
© Lusben
Il lavoro di refitting si è quindi concentrato anche sull’aspetto della sostenibilità, oggi tema al centro dell’agenda politica di governi e anche dei cantieri. Così si è deciso di sostituire i generatori, ora di classe superiore, che permettono rendimenti migliori e consumi ridotti. In quest’ottica sono state cambiate anche le marmitte dei motori principali con grandi benefici per l’ambiente e per gli ospiti: notevole, infatti, l’abbattimento del rumore. Inoltre sono stati eseguiti controlli approfonditi sulle eliche, sono stati revisionati e smontati gli assi, le pale e i mozzi per garantirne l’efficienza nei prossimi anni e ottimizzare i consumi.
© Lusben
Segno distintivo – e allo stesso tempo affascinante – del sailing yacht è rappresentato dall’armo velico su cui si è intervenuti pesantemente per la sua natura di sistema vitale e molto delicato: prodotto dall’inglese Insensys, è l’antesignano del sistema Dynarig basato su tre alberi rotanti in fibra di carbonio capaci di esporre al vento fino a 2.396 metri quadrati di vele. Superficie che permette al Maltese Falcon di toccare i 25 nodi con un dislocamento di 1.240 tonnellate. Per questo è stata data particolare attenzione e cura al rig, controllando e ripulendo tutto il sistema di movimentazione degli alberi.
© Lusben
In coperta è stato poi parzialmente sostituito il teak mentre gli interni, soprattutto cabine e bagni, sono stati rinnovati per offrire agli ospiti una zona notte ancora più accogliente e confortevole, insieme a una cucina rimodernata e attrezzata. Cambia anche l’illuminazione che ora è interamente a led per un forte risparmio energetico. A questi lavori si sono infine aggiunti gli interventi di manutenzione ordinaria, fra cui la pulizia della carena e la revisione delle valvole.
Gianni Paladino, Commercial Director di Lusben, ha voluto così commentare il progetto di refit: «Per tutti noi è stato un progetto impegnativo e sfidante, a iniziare dalle dimensioni di questo sailing yacht, tanto che abbiamo dovuto progettare e realizzare un sistema ad hoc per mettere in secca l’imbarcazione. Abbiamo lavorato in sinergia con i diversi team coinvolti nei lavori di refit e la committenza, accontentando i desiderata e allo stesso tempo proponendo migliorie sempre in ottica di efficientamento e di risparmio energetico. Per tutti noi è stato un onore poter eseguire interventi di ammodernamento su una barca iconica, parte della storia della nautica internazionale».
© Lusben
«È stato un intervento impegnativo, uno sforzo che ha coinvolto tutti, per le grandi aspettative, la progettazione e la sua esecuzione ma il cui risultato è stato più che soddisfacente grazie al supporto del cantiere e al team di Lusben. Ora il Maltese Falcon potrà riprendere il mare nel pieno del suo splendore per far vivere nuove e indimenticabile esperienze ai propri ospiti» ha affermato Piefrancesco Cafaro, comandante di Maltese Falcon.
Fonte: Sculati & Partners per Lusben