Porti e Destinazioni
La Queen Mary rischia di affondare se non verranno eseguite riparazioni per 300 milioni di dollari
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Ai tempi del suo massimo splendore era un glorioso transatlantico, a livelli talmente elevati che, una volta raggiunta l’obsolescenza, l’ipotesi della rottamazione a troppi non andava a genio. Così, da 46 anni la Queen Mary è perfettamente integrata nel territorio di Long Beach, dove svolge la funzione di importante attrazione turistica come museo, hotel e locale per eventi, oltre a costituire l’inconfondibile scenografia della città californiana, scelta da più registi per suggestive produzioni cinematografiche e televisive.

Ma oggi da Long Beach giunge un preoccupante allarme. L’83enne Queen Mary sta infatti soffrendo strutturalmente per la carenza di manutenzione. Occorre quanto prima trovare i fondi per eccezionali interventi di manutenzione e, se questo non sarà fatto entro tempi certi, lo storico transatlantico potrebbe affondare in quello specchio d’acqua che lo accoglie da decenni.

Gli architetti navali e gli ingegneri che la hanno ispezionata avvertono che il punto di non ritorno è vicino. I segni della corrosione nella sala macchine hanno raggiunto un livello talmente critico che si fa concreto il rischio di allagamento. Se questo dovesse accadere, la nave non potrà contare su porte a tenuta stagna o pompe di sentina per espellere l’acqua, trascinandosi inesorabilmente verso il drammatico epilogo.

Ma gli esperti avvertono ancora di ulteriori rischi. Gli alti livelli di corrosione coinvolgono infatti anche i pilastri portanti di un piano rialzato destinato a spazi espositivi, il quale potrebbe collassare immediatamente, anche sotto il peso di poche persone.

Per evitare il disastro è imperativo intervenire con urgenza, accollandosi costi molto ingenti per eseguire una gran quantità di lavori. Le stime correnti trattano vicino alla soglia dei 300 milioni di dollari e gli interventi potrebbero durare fino a cinque anni.

John Keisler, direttore allo sviluppo economico della città di Long Beach, ha già destinato lo scorso novembre 23 milioni di dollari per le riparazioni più urgenti e redatto un piano per realizzare programmi di intrattenimento intorno alla nave in modo da generare altre decine di milioni di utili da reinvestire nei lavori di manutenzione straordinaria.
Ulteriori fondi dovrebbero provenire da Urban Commons, il locatario della Queen Mary, il quale ha mostrato interesse nel volersi impegnare nella preservazione del transatlantico e nel continuarne l’apertura al pubblico in sicurezza.

Le voci delle drammatiche condizioni della Queen Mary sono giunte alle orecchie dei politici della Scozia, ovvero dove la nave è stata costruita, i quali hanno avviato una campagna di raccolta fondi per ristrutturare il transatlantico.
Da media scozzesi si apprende che è stato richiesto l’intervento del Primo Ministro del Regno Unito Theresa May per fare pressione sul governo americano perché intervenga nel salvataggio.

Queen Mary era l’orgoglio di Cunard negli anni ’30. Un grande liner che rilanciò la competitività della Gran Bretagna sul fronte dei viaggi transatlantici, rivaleggiando con il Normandie. La nave conquistò il prestigioso Nastro Azzurro superando la traversata atlantica con una velocità di oltre 30 nodi.
Dopo 31 anni di gloriosa attività giunse il momento del ritiro dalla flotta Cunard. E’ a questo punto, nel 1967, che intervenì la città di Long Beach, offrendo la rarissima opportunità di una seconda vita alla Queen Mary, funzionando come hotel galleggiante con negozi, ristoranti e spazi per eventi. Una destinazione di primaria importanza per la città, che ogni anno richiama 1,3 milioni di visitatori.

Tra i residenti sono tuttavia emerse divisioni per quanto riguarda il destino della nave. Sebbene siano in molti a considerare un oltraggio abbandonare la nave ad un triste destino, per altri continuare a tenerla in in vita significa spendere ingiustificatamente una gran quantità di capitali. Nel corso degli anni gli investimenti sono stati sempre più ingenti e a carico dell’amministrazione cittadina. Forse il salvataggio potrebbe non essere un’operazione scontata e sono pertanto lecite le preoccupazioni perché non vada perso per sempre un tesoro dell’architettura del XX secolo.

Fonte: The Telegraph


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Con una buona posizione a breve distanza dalla riva, questo hotel per famiglie a Long Beach si trova a 2 km da luoghi d’interesse come Long Beach Cruise Terminal e RMS Queen Mary. Acquario del Pacifico e Long Beach Convention and Entertainment Center si trovano ugualmente a 3 km di distanza.

 

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