Megayacht
Heesen svela il nuovo superyacht di 62 metri Project Monte-Carlo
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In occasione del Monaco Yacht Show, Heesen Yachts ha presentato oggi alla stampa il suo ultimo progetto di 62 metri Project Monte-Carlo. Articolato su quattro ponti, si tratta di uno degli yacht più grandi per volume che saranno costruiti ad Oss, e definito dal costruttore olandese come uno dei suoi progetti più ambiziosi.

Disegnato dallo studio britannico Harrison Eidsgaard, Project Monte-Carlo risponde all’esigenza degli armatori moderni che chiedono di trascorrere più tempo a bordo dei loro yacht.

Niels Vaessen, CEO di Heesen, ha spiegato che il design di Project Monte-Carlo è stato sviluppato per rispondere alle ultime tendenze del mercato. «È insolito per noi costruire un quattro ponti, ma abbiamo ricevuto diverse richieste per uno yacht del genere dai nostri precedenti clienti, quindi aveva senso crearne uno. Ci rivolgiamo a un mercato chiave di armatori che cercano spazi ed esperienza a bordo massimizzati e da condividere con la famiglia e gli amici».

Ottimizzando gli spazi ampi offerti dal design a quattro ponti, Project Monte-Carlo avrà un intero ponte dedicato all’armatore. Rispondendo alla tendenza post-pandemia di armatori che utilizzano lo yacht anche per lavorare a bordo, l’area armatoriale comprende sia una lussuosa suite armatoriale che un ampio ufficio.

Ottimizzando gli spazi ampi offerti dal design a quattro ponti, Project Monte-Carlo avrà un intero ponte dedicato all’armatore. Rispondendo alla tendenza post-pandemia di armatori che utilizzano lo yacht anche per lavorare a bordo, l’area armatoriale comprende sia una lussuosa suite armatoriale che un ampio ufficio.

Il designer Peder Eidsgaard ha sottolineato che il ponte dell’armatore offre la massima privacy e può essere utilizzato in modi diversi a seconda delle proprie esigenze. «È una suite padronale molto aperta, con la vasca da bagno, la doccia e l’ufficio tutti interconnessi» ha dichiarato. «Il vantaggio di questa disposizione è che il futuro armatore può facilmente rimodulare lo spazio dedicato a ciascuna area. Il potenziale è enorme; la suite armatoriale può essere ampliata per includere un ponte di prua privato con zona prendisole, vasca idromassaggio e un balcone ribaltabile a dritta. Dal suo ufficio, l’armatore può uscire direttamente sul balcone e sedersi qui».

La presenza del ponte armatoriale ha permesso di trasferire tutti gli alloggi degli ospiti sul ponte principale. Il design di Eidsgaard propone quattro grandi cabine più una VIP a tutto baglio a prua.

Project Monte-Carlo è stato creato anche per permettere ad armatore e ospiti una costante connessione con l’acqua. Il progetto prevede una grande piscina di 23 metri quadrati, con pareti in vetro che danno l’impressione di nuotare in mare e ali abbattibili sul ponte di poppa dove potersi sedere a poca distanza dalla superficie del mare.

Altro importante spazio è la “beach lounge” sul ponte principale, con divani bassi che offrono una zona pranzo informale per un massimo di 14 ospiti e porte scorrevoli che collegano nuovamente lo yacht all’ambiente circostante. C’è anche una observation lounge con focolare sotto l’albero, una cucina all’aperto e una sky lounge semi-aperta, con TV pop-up nascosta per le serate di cinema.

Anche il benessere è di crescente importanza per gli armatori, motivo per cui è stato previsto un centro benessere dedicato sul ponte inferiore. I disegni preliminari per questo spazio includono una grande palestra, una sauna, un hammam e una sala massaggi o bellezza.

Il beach club è stato progettato per essere anche un punto ideale dove poter varare i water toys, e l’imponente spazio di stivaggio di Project Monte-Carlo garantirà di poter trasportare tutti gli equipaggiamenti desiderati, tra cui e-foil, moto d’acqua e attrezzature per le immersioni. Inoltre lo yacht dispone ancora di spazio per due tender.

Project Monte-Carlo è tecnicamente abilitato per la propulsione ibrida di serie, con spazio per un ampio banco di batterie. Ha anche un layout dei serbatoi pronti per il metanolo in modo da poter convertire l’unità all’alimentazione ad idrogeno o persino a una cella a combustibile. Lo scafo dislocante veloce è ottimizzato per la velocità di crociera di 12 nodi, con una propulsione che può arrivare fino a 16 nodi di velocità massima.

«Vediamo che i nostri armatori sono sempre più interessati a ridurre al minimo il loro impatto ambientale» ha aggiunto Peter Van Der Zanden, Direttore Generale per il Design e lo Sviluppo di Heesen. «Pianificando lo yacht attorno a soluzioni ecologiche collaudate, li stiamo aiutando a prendere buone decisioni che non aggiungono molto tempo e costi alla costruzione».






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