Definito da esterni spigolosi, enormi finestre angolari e una prua alta, il Numarine 37XP è l’explorer compatto per eccellenza, in grado di affrontare le lunghe traversate oceaniche. La sfida per Hot Lab è stata quella di progettare interni che rispettassero le caratteristiche di robustezza dello yacht combinando alla perfezione i punti di transizione, dall’interno verso l’esterno. E tutto questo doveva essere fatto da remoto, mentre lo yacht era in costruzione.
«La natura tagliente, spigolosa e robusta di questo explorer si combinava perfettamente con le esigenze stilistiche dell’armatore» ha dichiarato Antonio Romano, direttore commerciale del Gruppo Viken e co-fondatore di Hot Lab. «In questo caso, non solo non è stato necessario forzare la continuità tra esterni e interni, ma è successo quasi naturalmente, senza stimoli esterni».
«Il lavoro è stato molto facilitato anche dal fatto che si trattava della quarta unità della stessa serie, quindi conosciamo molto bene il suo design, i suoi spazi e i suoi punti di forza. In generale, l’esperienza rende tutto più semplice. In oltre 20 anni di progettazione di interni per alcuni degli yacht più iconici del mondo, abbiamo acquisito una chiara comprensione degli spazi degli yacht e viene naturale immaginare come questi possano essere migliorati» ha aggiunto Enrico Lumini, co-fondatore e direttore design di Hot Lab.
Un grande salone a pianta aperta riempie gran parte del ponte principale, con aree pranzo, relax e bar a lato di vetrate a tutta altezza. La cabina armatoriale è posizionata a prua sul ponte principale, mentre quattro cabine ospiti trovano posto sul ponte inferiore. C’è anche un ampio salone sul ponte superiore e un flybridge ancora sopra.
«Il 37XP esprime un audace spirito di esplorazione e, con l’eccezionale design degli interni di Hot Lab, trasforma ogni viaggio combinando perfettamente eleganza e funzione» ha commentato Ömer Malaz, presidente di Numarine. «Insieme, abbiamo creato uno yacht che rispetta la sua essenza avventurosa offrendo al contempo un comfort senza pari».
Se questa è la tela, Hot Lab ci ha dipinto sopra in modo magistrale. Il rivestimento chiaro contrasta con i cuscini grigi e neri, come anche il pavimento in rovere tinto scuro con i cielini scintillanti. Le doghe in ebano tipiche di Numarine si fondono con il marmo bianco e nero, mentre i lussuosi e soffici tappeti di lana creano un equilibrio, con i loro motivi di grigi vorticosi e organici.
La pietra gioca un ruolo importante nel design di Oculus, in particolare dietro il sofisticato bar a prua del salone superiore. Tre giganteschi pannelli retroilluminati in onice crema, oro e nero conferiscono a quest’area un’atmosfera maschile e da night club, esaltata dagli sgabelli da bar in pelle cucita e dalla rete metallica del bar. Uno stile che contrasta con quello del salone principale, dove il bar ha una tonalità più chiara, prevalentemente bianca.
Anche nel bagno dell’armatore la pietra ha un ruolo predominante nel design. Sul pavimento e intorno ai lavabi e alla doccia c’è un delicato marmo argento, mentre il rivestimento delle pareti in pietra scura porta un motivo a meduse nella doccia. Anche qui c’è molto vetro, permettendo alla luce proveniente dalle grandi finestre a scafo di illuminare naturalmente l’intera area.
«L’armatore ha chiesto qualcosa di contemporaneo e piuttosto maschile, con colori e contrasti audaci» ha continuato Lumini. «Il design doveva essere senza tempo, riconoscibile, ma non legato a tendenze passeggere. Ecco perché abbiamo optato fin da subito per il contrasto più classico – bianco e nero – giocando con specchi fumè, boiserie in legno e importanti superfici lucide per creare riflessi e giochi di ombre. Ogni progetto deve essere una combinazione tra gli elementi personali dello studio di progettazione e il DNA del cantiere. In questo senso, credo che la zona pranzo del salone esprima perfettamente questa combinazione. Abbiamo incorporato gli elementi a doghe del soffitto cari al cantiere, ma allo stesso tempo siamo riusciti a creare un “nuovo” spazio separato dal resto del salone, anche se solo cromaticamente. Abbiamo creato una divisione senza l’uso di pareti, che credo catturi davvero l’essenza del progetto architettonico».
Hot Lab ha lavorato con Numarine a diversi progetti nel corso degli anni e sta attualmente disegnando gli interni della nuova ammiraglia 45XP del cantiere. Ha lavorato anche sul 32XP e, più recentemente, su uno yacht custom di 37 metri chiamato Alaia.
«La nostra collaborazione con Hot Lab è sempre stata incentrata sul superamento dei limiti e sulla creazione di interni che ridefiniscono il lusso e la funzionalità» ha concluso Ömer Malaz. «Con ogni progetto, dal 32XP alla nuova ammiraglia 45XP, abbiamo alzato l’asticella di ciò che è possibile nella progettazione di yacht».