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Il governo indonesiano ha comminato a Noble Caledonia una maxi sanzione di 6.000 miliardi di rupie, equivalenti a oltre 400 milioni di euro a titolo di risarcimento per i devastanti danni arrecati alla barriera corallina e all’ecosistema il 4 marzo 2017 nei pressi dell’isola di Kri, nell’arcipelago di Raja Ampat, causati dall‘incagliamento della Caledonian Sky per effetto della bassa marea.
Il Ministero dell’Ambiente indonesiano ha dichiarato che il disincagliamento della nave ha provocato la distruzione di un’area di 18.882 m² di ecosistema marino, di cui 13.270 costituiti da barriera corallina.
Noble Caledonia si è dichiarata colpevole e disposta a pagare i danni per la sua negligenza. La compagnia ha comunque trasferito la responsabilità all’assicuratore, SPICA, che insieme al governo indonesiano ha quantificato l’entità dei danni.
Manca tuttavia l’intesa tra assicuratore e governo. Tra le due parti vi è una enorme differenza nella stima dei danni. Heru Waluyo, direttore del Ministero per la Gestione dell’Inquinamento e del Degrado Costiero, ha dichiarato che i calcoli sono stati eseguiti basandosi su quattro diverse componenti dei danni: ecosistema, economia e società, costi per la riabilitazione dell’ecosistema e per il reclamo dei danni.
La negoziazione potrà richiedere del tempo ma il governo specifica chiaramente che non intende rivedere l’importo richiesto e rigetta il valore stimato da SPICA. «Se si rifiuta di pagare, potremmo riferire il caso al tribunale internazionale», ha commentato Heru.
Fonte: Tempo Inti Media
Foto: Stay Raja Ampat
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