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Il gigantesco piano industriale da 9 miliardi di euro di MSC Crociere per dotare la flotta di undici nuove navi di nuova generazione entro il 2026 potrebbe svilupparsi ulteriormente con l’aggiunta di due ulteriori unità. Gianluigi Aponte vorrebbe ancora una volta rivolgersi a Fincantieri.
The Meditelegraph rivela che sarebbero in corso trattative tra le due aziende per definire i dettagli dell’operazione, che saranno più complicati rispetto al passato. Il gruppo guidato da Giuseppe Bono dispone infatti di pochi slot liberi e non disponibili nel breve periodo. A Monfalcone sono in corso i lavori per la costruzione di MSC Seaside e MSC Seaview, poi toccherà a Costa Asia e ad altre tre unità per Princess Cruises. Tanto lavoro che terrà impegnati i bacini fino al 2022. Situazione analoga nello stabilimento Fincantieri di Marghera, dove si dovrà attendere il 2021 prima di poter eseguire nuove commesse. Se poi le compagnie eserciteranno le opzioni previste, i tempi di attesa si allungheranno ancora.
Il piano di investimenti di MSC Crociere è orientato esclusivamente alla costruzione di meganavi e questo impone l’impiego di cantieri specializzati per unità di queste dimensioni. Tuttavia, considerata la difficoltà di spazi per inserire nuovi ordini, MSC Crociere non esclude ora l’ipotesi di rivedere la strategia, puntando al settore del lusso con navi di dimensioni inferiori, che potrebbero così essere costruite dagli stabilimenti Fincantieri di Genova o Ancona.
Ma, anche se MSC Crociere cambiasse radicalmente filosofia, rimane sempre da sciogliere il nodo della disponibilità degli slot. Per Sestri la situazione è complicata: la produzione navale risulta assicurata fino al 2026. Più fattibile, invece, la possibilità di impiegare il bacino di Ancona, nonostante lo stabilimento abbia commesse fino al 2022. La soluzione potrebbe essere quella di far costruire tronconi in diversi stabilimenti per poi assemblarli nel primo bacino disponibile, magari utilizzando anche le strutture della controllata Vard, che si sta convertendo dal settore offshore, in forte crisi, a quello ben più vivace delle crociere.
Per il momento l’unica certezza è che MSC Crociere intende procedere con la linea espansionistica della flotta. Non si sa niente di più: né la tipologia di nave (potrebbe essere un nuovo modello di dimensioni inferiori oppure una gemella della Seaside), né la quantità. Forse due.
Fincantieri non rilascia commenti sulla questione, mentre un’altra fonte spiega che “Non c’è nulla ancora di imminente”.
Il 27 settembre Italia e Francia si incontreranno per discutere sull’acquisizione di Stx da parte di Fincantieri. Sul tavolo delle trattative potrebbe essere portata la questione dei nuovi possibili ordini di MSC Crociere, che eventualmente potrebbero portare nuovo lavoro ai cantieri francesi nel caso non si trovi la soluzione negli affollati stabilimenti italiani.
Fonte: The Meditelegraph
Foto: MSC
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