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Brodosplit ha varato sabato scorso nel suo stabilimento di Spalato Flying Clipper, il veliero più grande del mondo e futura ammiraglia di Star Clippers.
Alla cerimonia erano presenti Mikael Kraftt, fondatore di Star Clippers e altri amici, partner e rappresentanti della compagnia. Ann Kraftt, moglie dell’armatore, ha avuto l’onore di battezzare la nave secondo il rito tradizionale, infrangendo una bottiglia di champagne contro lo scafo.
Mikael Kraftt ha commentato: «Questa è la realizzazione del mio sogno da adolescente quando navigavo nel Mar Baltico. Non è facile costruire un’imbarcazione come questa ed è davvero eccitante vedere realizzati al giorno d’oggi quei velieri che 100 anni fa non erano possibili».
Flying Clipper sarà la quarta nave della flotta Star Clippers ed entrerà in servizio nel 2018. Sarà lunga 162 metri, larga 18,5 e avrà una stazza lorda di 8.770 tonnellate su cui si snoderanno cinque ponti. Potrà portare complessivamente 450 persone: 300 passeggeri in 150 lussuose sistemazioni e 150 membri di equipaggio in 74 cabine. Sui suoi cinque alberi si svilupperà una superficie velica di 6.357 m².
«Sono grato dell’opportunità di poter costruire una nave così sofisticata. C’é tanto equipaggiamento in questa nave e sono fiero del suo design, della qualità e della quantità dei nuovi sistemi, e degli sforzi dei nostri operosi lavoratori del cantiere. Con questo progetto abbiamo aperto a nuove opportunità per la costruzione di navi da crociera», ha dichiarato Tomislav Debeljak, CEO di Brodosplit, aggiungendo inoltre che il cantiere di Spalato è in fase precontrattuale con qualche compagnia internazionale.
La costruzione di Flying Clipper ha inoltre visto l’intervento della Banca Croata per la Ricostruzione e lo Sviluppo (HBOR) per una parte del valore dell’operazione, che ha agito come garante per il prestito emettendo una polizza assicurativa.
«Sono molto lieta che HBOR abbia supportato questo progetto di valore e che abbia provato ancora una volta che l’intervento della banca statale per lo sviluppo e l’export è essenziale per un export di successo. Le esportazioni sono lo specchio dell’economia nazionale ed è nel nostro interesse raggiungere i migliori risultati», ha dichiarato Tamara Perko, presidente del CdA di HBOR.
Flying Clipper sarà lussuosamente decorata, con uno stile e una atmosfera che ricorderà i velieri del passato.
Tra le varie aree pubbliche che saranno realizzate, anche una biblioteca e ampi saloni, di cui uno snodato su tre ponti.
Ogni cabina avrà accesso ad Internet, telefono, televisione, musica e altri servizi di intrattenimento.
I sistemi per la navigazione e per le comunicazioni installati saranno quelli più avanzati e su tutta la nave sarà disponibile il collegamento Wi-Fi.
L’impianto di condizionamento sarà realizzato secondo gli standard qualitativi più elevati in modo da offrire il massimo comfort ai passeggeri in ogni condizione climatica.
A poppa sarà inserita una piattaforma marina idraulica che permetterà l’accesso diretto al mare.
Il progetto prevede la realizzazione di tre piscine con acqua dolce e di mare, con luci subacquee, riscaldate e con idromassaggio. Una delle piscine potrebbe essere utilizzata per le immersioni e quella più grande potrà contenere 50 m³ di acqua.
A bordo ci saranno quattro lance di salvataggio che saranno utilizzate come tender per trasportare i passeggeri nei porti minori o per raggiungere spiagge, otto gommoni, quattro imbarcazioni sportive più altre due di dimensioni minori.
La compagnia prevede l’impiego della nave in tutti i mari del mondo e questo comprende anche le regioni artiche e antartiche, le quali richiedono scafi Ice Class.
A vele spiegate, la velocità di Flying Clipper dovrebbe raggiungere i 16 nodi, ma è previsto che arrivi anche a velocità di 20 nodi in condizioni meteo favorevoli e con un abile equipaggio.
Si tratta della prima unità costruita in Croazia dotata del sistema Safe Return to Port, che denota l’impegno del cantiere verso navi più sicure. Questo significa che tutto l’equipaggiamento della nave sarà letteralmente duplicato, in modo che in caso di qualsiasi malfunzionamento, incendio o allagamento di qualsiasi area della nave, essa sarà in grado di tornare in sicurezza in porto percorrendo circa 2.000 miglia di mare.
Fonte: Brodosplit
Foto: Brodosplit
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