La nuova proposta di Costa si basa sull’esplorazione delle destinazioni tramite esperienze uniche, a bordo come a terra. Per costruire queste esperienze, la compagnia ha lavorato su tre elementi principali – gastronomia, escursioni, sostenibilità – comunicati attraverso una nuova visual identity e in linea con il “Manifesto per un turismo di valore, sostenibile e inclusivo”, il decalogo che riassume l’impegno di Costa Crociere per crescere insieme alle comunità locali e promuovere un viaggio attento e responsabile.
«Dopo la ripartenza delle navi, abbiamo pensato a un rinnovamento nella nostra offerta, introducendo innovazioni così importanti che possiamo parlare di un nuovo modo di viaggiare con Costa. Vogliamo che chi viene in vacanza con noi possa vivere esperienze uniche, che arricchiscono, scoprendo le destinazioni in maniera più autentica, profonda e sostenibile» afferma Mario Zanetti, Direttore Generale di Costa Crociere. «Da oltre 70 anni Costa è sinonimo di viaggio in crociera. In questo momento così importante per la ripresa del turismo abbiamo voluto riscrivere il futuro delle crociere, in chiave più responsabile e attenta alle persone e al pianeta, con l’obiettivo di guidare il settore verso il ritorno a quella crescita costante che aveva prima del 2020».
Le novità di Costa sono già disponibili sulle navi della compagnia attualmente in servizio: Costa Smeralda, l’ammiraglia a LNG (gas naturale liquefatto), e Costa Firenze, che offrono crociere di una settimana nel Mediterraneo occidentale; Costa Luminosa e Costa Deliziosa, che propongono crociere di una settimana nel Mediterraneo orientale; Costa Diadema, impegnata in crociere di 10 giorni in Spagna e Portogallo. A seguire verranno estese anche alle altre navi che rientreranno progressivamente a operare, tra cui la nuova ammiraglia Costa Toscana, la seconda nave a LNG della flotta, in servizio da marzo 2022.
UN TRIO DI CHEF STELLATI E UN NUOVO CONCEPT DI RISTORANTE
Per quanto riguarda la gastronomia, Costa si è affidata alla guida esperta di tre dei migliori chef al mondo: Bruno Barbieri, Hélène Darroze e Ángel León. Questo eccezionale trio di chef stellati è andato alla scoperta delle autentiche ricette locali dei luoghi visitati dalle navi Costa, per poi reinterpretarle con il loro sapere. Per godersi al meglio questo viaggio nel gusto, che permette di conoscere le destinazioni già sulla nave prima di raggiungerle, Costa Crociere ha preparato due grandi novità: il ristorante Archipelago e i Destination Dish.
I Destination Dish sono singoli piatti creati dai tre chef, che interpretano la tradizione e i sapori del luogo che si visiterà il giorno seguente. Sono disponibili nei ristoranti principali di tutte le navi Costa, inclusi nel prezzo della crociera.
Ad esempio, Bruno Barbieri racconta Marsiglia attraverso un piatto di “Ratatouille con polpette di branzino e patate salsa aioli” e Mykonos con “frisella d’orzo, pomodori e formaggio con tartare cotta di spada, olio e limone”. Hélène Darroze porta gli ospiti tra le strade di Lisbona con una “brandade gratinata di baccalà e patate al forno con pane grattato e soppressata”, a Palma di Maiorca con “maialino arrosto, purè di patate dolci, succhi e sobrassada”, e a La Valletta con “filetto di baccalà arrostito alla piastra, asparagi verdi e zuppa di pesce di scoglio alla maggiorana”. Ángel León evoca le atmosfere di Marsiglia con una personale versione della bouillabaisse, di Palermo con un “medaglione di stinco di maiale confit, cous-cous alla siciliana con zafferano”, e di Dubrovnik con una “tartare di scampi marinati al vino bianco, aglio, prezzemolo, agrumi e pepe”.
Il nuovo ristorante Archipelago, disponibile su Costa Smeralda e presto anche su altre navi della flotta, permette di vivere un’esperienza culinaria davvero unica, con tre menù tra cui scegliere, uno per ogni chef. I menù sono composti da 5 piatti raffinati, pensati per esplorare attraverso il cibo quella parte di mare che si sta navigando. Anche il concept e il design del ristorante sono del tutto innovativi. Archipelago è fatto da tavoli “isole”, per vivere un’esperienza più intima, delimitate da una struttura in rame che abbraccia i pezzi unici di “driftwood”, installazioni fatte di legni restituiti dal mare.