Costa neoClassica, una delle navi storiche di Costa Crociere, ha lasciato per sempre la flotta genovese. Trasferita alla Bahamas Paradise Cruise Line e ribattezzata Grand Classica, affianca adesso la Grand Celebration nelle sue mini crociere di due notti alle Bahamas, permettendo alla compagnia di Kevin Sheehan di raddoppiare le partenze da Palm Beach e di incrementare la capacità di circa il 90%.
Anche questa volta Bahamas Paradise Cruise Line si è rivolta a Costa Crociere per acquistare una nave. Dopo Grand Celebration, comprata proprio quando erano già in corso i lavori propedeutici all’imminente ingresso nella flotta Costa, la piccola compagnia americana ha identificato in Costa neoClassica la nave giusta per proseguire con il suo piano di crescita.
Due navi simili per dimensioni, ma dal valore intrinseco molto diverso. Costa neoClassica non era infatti una nave da crociera qualsiasi. La famiglia Costa ha creduto e investito molto in quella nave. Basta soltanto pensare che, all’epoca del suo debutto, nel dicembre 1991, Costa Classica è stata presentata come la nave da crociera più grande ed elegante del mondo.
Il progetto Classica risale alla seconda metà degli anni Ottanta e vi ha preso parte uno dei migliori studi di design italiani, Gregotti e Associati, con la collaborazione dell’architetto Pierluigi Cerri e di Ivana Porfiri. Con minimalismo e grande eleganza, Costa Classica reinterpretava in chiave moderna i lussuosi transatlantici italiani di un tempo. Questo è ben evidente nel layout della nave, che vede le aree pubbliche dislocate sui ponti superiori e le cabine ospiti su quelli intermedi. Ma il prestigio di Costa Classica derivava soprattutto dalla quantità delle opere d’arte a bordo, valutate complessivamente 20 milioni di dollari al momento del suo debutto. La più importante di tutte era probabilmente la famosa Sfera di Arnaldo Pomodoro posizionata nell’atrio, quest’ultima ancora patrimonio di Costa Crociere in quando trasferita nel 2009 su Costa Deliziosa e sostituita con Ginger e Fred, che a suo tempo adornava l’atrio della defunta Costa Marina. Ma oltre alle opere d’arte di vario tipo vi era anche la qualità dei materiali impiegati: legni pregiati e marmo di Carrara in abbondanza, quest’ultimo presente addirittura nei bagni di ogni categoria di cabina. Una qualità superiore che non può passare inosservata, nemmeno dopo tanti anni di servizio.
Atrio Costa neoClassica. Al centro la scultura Ginger e Fred di Luciano Vistosi, ereditata da Costa Marina.
© Costa Crociere
Il destino ha voluto che Costa Classica non mutasse il suo aspetto nel nuovo millennio, contrariamente ai desideri di Carnival. Nel 1999 era stato annunciato un progetto da 80 milioni di euro per allungare la nave di 45 metri, dotandola inoltre di un intero ponte con cabine con balcone. Ma niente di tutto questo è stato eseguito. I ritardi per la realizzazione del troncone nel cantiere inglese e le sue difficoltà finanziarie hanno portato all’annullamento del refit.
Con l’introduzione della linea di prodotto neoCollection, un importante intervento di restyling per Costa Classica è arrivato nel 2014. Costato 22,5 milioni di euro e affidato a Partner Ship Design, ha portato alla ridenominazione della nave in Costa neoClassica.
L’ultimo drydock è datato ottobre 2017, eseguito per perfezionare sistemi ed infrastrutture, insieme ad una serie di ammodernamenti e migliorie per adeguare la nave al mercato americano.
Le operazioni di rebranding hanno influito sulla livrea, sui nomi dei ponti e delle aree pubbliche, i quali hanno abbandonato il forte legame con l’Italia a favore di quello con le Bahamas. Nonostante qualche novità necessaria per rendere la nave appetibile agli ospiti americani, a bordo permane sostanzialmente il design e l’atmosfera tipica di Costa neoClassica.
Qualche differenza si incontra al ristorante principale. Ribattezzato The Yellow Elder, nome che rende omaggio al fiore nazionale delle Bahamas, è stato leggermente ridotto per fare spazio ad una nuova area denominata Admiral’s Steak & Seafood, che propone una cucina superiore con menù di carne e pesce. Il ristorante principale funziona con il doppio turno di cena, ma una parte prevede anche il turno libero.
Ristorante principale The Yellow Elder.
© Bahamas Paradise Cruise Line
L’Alfresco Cafè è diventato The Rock Grill, una nuova esperienza di gastronomia interattiva dove gli ospiti possono cucinare carne alla griglia oppure ordinare hamburger al The Bull, un concept già sperimentato a bordo di Grand Celebration, che propone ricette esclusive di hamburger di qualità superiore preparati dagli chef di bordo.
La Pizzeria La Tavernetta ha cambiato nome in A Slice Above e propone, con un’atmosfera ispirata al Belpaese, piadine, calzoni e pizze fai da te. Sul lato opposto, il Bar Dolce Amore si chiama ora Grand Café. Già introdotto su Grand Celebration, offre specialità di caffè caldi e freddi, tè, frappè, succhi di frutta e altre bevande, oltre a gelati e varie proposte di pasticceria.
La splendida discoteca panoramica Club Galileo, che funzionava anche come observatory lounge nelle ore diurne, è diventata Crow’s Nest Sports Bar & Grill. E’ stata dotata di diversi grandi schermi che rendono il locale ideale per seguire gli eventi sportivi. Sono stati inoltre introdotti classici giochi da pub come biliardo, freccette, skee-ball e giochi vintage.
Un’ulteriore novità conseguente al cambio di gestione riguarda il lido di poppa. Qui è stato ricavato The Oasis, un’area relax riservata agli adulti.
Costa neoClassica vantava ancora molti estimatori nel Vecchio Continente, i quali saranno molto dispiaciuti di non poterla più scegliere per le proprie crociere. Purtroppo nella flotta Costa Crociere c’é sempre meno spazio per le eleganti signore dei mari a misura di crocierista, incapaci di offrire quegli stessi livelli di alta redditività delle moderne meganavi con le loro pletoriche attrazioni. E con itinerari sempre meno esaltanti. Anche se Costa neoClassica è scomparsa dalla flotta Costa, non sarà mai cancellata dai bei ricordi dei tantissimi crocieristi internazionali che l’hanno vissuta.
La buona notizia è che Costa neoClassica non era assolutamente una nave da rottamare. Chiunque desidera salirci nuovamente a bordo potrà farlo abbinando ad una vacanza a Miami una mini crociera con la Grand Classica.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI | |
Classe: | Classica |
Lunghezza: | 220,62 metri |
Larghezza: | 30,80 metri |
Pescaggio: | 7,30 metri |
Stazza lorda: | 52.926 tonnellate |
Entrata in servizio: | 7 dicembre 1991 |
Cantiere: | Fincantieri |
Materiale scafo: | Acciaio |
Tipo scafo: | Doppio scafo |
Nome nave: | 1991-2014: Costa Classica 2014-2018: Costa neoClassica 2018: Grand Classica |
Operatore: | 1991-2018: Costa Crociere 2018: Bahamas Paradise Cruise Line |
Porto di registro: | 1991-1994: Napoli, Italia 1994-2000: Monrovia, Liberia 2000-2018: Genova, Italia 2018: Madeira, Portogallo |
Ponti passeggeri: | 11 |
Cabine: | 654 |
Passeggeri: | 1.308 (occupazione doppia) 1.680 (occupazione massima) |
Equipaggio: | 650 |
PSR (Passenger Space Ratio): | 40,4 |
Rapporto passeggeri/equipaggio: | 2 |
Motorizzazione: | 4 x Sulzer 8ZAL40S da 5.280 kW |
Propulsione: | 2 eliche a passo variabile |
Velocità di crociera: | 18 nodi |
Velocità massima: | 20 nodi |