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E’ atteso per venerdì un annuncio del presidente Donald Trump che potrebbe rivoluzionare la programmazione di tutte le compagnie crocieristiche americane che includono Havana nei loro itinerari. Egli vorrebbe infatti rivedere le relazioni con l’isola di Cuba, cancellando di fatto quanto aveva realizzato Barack Obama nel dicembre 2014, il quale aveva decretato la fine ai decenni di isolamento economico e diplomatico del popolo cubano.
Con la revisione degli accordi tra i due paesi il rischio è quello di rendere più complicato l’accesso a Cuba ai turisti americani e di far contestualmente perdere importanti opportunità di business alle aziende statunitensi impegnate nell’area.
I sostenitori delle relazioni con Cuba avvertono dei pericoli occupazionali di questa nuova linea che sta studiando l’amministazione USA. La fondazione non-profit Engage Cuba ha stimato che per le compagnie di crociere e aeree questo significherebbe perdere 3,5 miliardi di dollari e 10.000 posti di lavoro in quattro anni, ovvero quando Donald Trump arriverà alla scadenza del suo mandato.
Sono nove le compagnie di crociere americane che hanno nella loro programmazione viaggi verso Cuba. Considerando la piena occupazione delle navi e la sola quota crociera, Engage Cuba indica che queste perderebbero ogni anno 392,2 milioni di dollari in biglietti, mentre i posti di lavoro persi sarebbero 6.164, la maggior parte dei quali situati in Florida.
Fonti: Cruise Industry News, Miami Herald, NPR
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