Sirena Superyachts, la divisione di grandi unità da diporto della turca Sirena Marine, ha annunciato che avvierà la costruzione della prima unità di 42 metri entro l’autunno. Luca Vallebona è stato selezionato per realizzare gli esterni e il layout di questo modello, mentre lo studio italiano Hot Lab progetterà gli spazi interni.
Il layout del modello da 42 metri potrà essere ampiamente personalizzato in base alle esigenze dell’armatore, con opzioni che includono l’ubicazione della suite armatoriale sul ponte principale o su quello superiore, che a sua volta consente una zona pranzo dedicata nel salone o qualcosa di meno formale, con una zona ospiti a prua da destinare alla cucina raffinata o al semplice relax.
«Il layout principale prevede la cabina armatoriale a prua, una soluzione pensata per fornire un accesso diretto al patio di prua, uno spazio aperto e privato che caratterizza fortemente la mia proposta progettuale per il Sirena 42M» spiega il designer Luca Vallebona. «Spesso si fa riferimento alle grandi vetrate come metodo per valorizzare il rapporto tra interno ed esterno. Nel caso di Sirena Superyachts, ho voluto sviluppare ulteriormente questo concetto, garantendo non solo ampie vedute panoramiche ma anche la possibilità di poter uscire fisicamente da interni solitamente chiusi».
Una volta aperta la porta scorrevole a prua della cabina armatoriale, interno ed esterno non hanno un vero e proprio confine. L’inserimento nel patio di elementi come il pergolato, la piscina e una scala dalla forma organica che conduce al ponte superiore, fa sì che questo spazio appartato, inaspettato e luminoso a prua dell’imbarcazione diventi parte integrante del progetto di interni. La cabina di prua estende così il suo spazio esterno, creando una caratteristica unica nell’odierno mercato dei semi-custom.
© Sirena Yachts
Il resto dello spazio interno del ponte principale è caratterizzato da un salone di poppa, che prosegue all’esterno, quasi senza soluzione di continuità, fino alla piscina di poppa, situata un paio di gradini più in basso. Le finestre del salone sottolineano il collegamento con l’esterno e si è cercato di ridurre il numero dei pilastri laterali per consentire alla vista di spaziare orizzontalmente, parallelamente al panorama.
© Sirena Yachts
«Le quattro cabine ospiti sono situate sul ponte inferiore, con due cabine VIP dotate di letti trasversali e di un divisorio che le separa dalle cabine ospiti il quale svolge la funzione di armadio», continua Luca Vallebona. «Grazie a questa soluzione e ai bagni en suite che li separano dalle zone tecniche di poppa (garage e sala macchine), l’isolamento acustico di questi spazi è ben studiato. Anche in queste cabine è evidente l’utilizzo di elementi curvi alternati a linee più rettilinee. In generale, attraverso l’uso di curve, grandi raccordi e pareti dinamiche, ho voluto creare l’opportunità di un interno dove c’è sempre un elemento che possa distinguersi dal resto, chiaro e non ridondante».
La versione con la zona soggiorno ampliata, oltre al salone di poppa interamente dedicato alla funzione lounge, offre due aree altamente personalizzabili. La prima è la zona a proravia delle scale sul lato di dritta, uno spazio intimo che può fungere da sala giochi, salottino o studio. La parte prodiera è concepita come una comoda ed accogliente zona pranzo. Ciò che valorizza ancora una volta questa soluzione è la luminosità e il contatto diretto con l’esterno garantito dal patio su cui si affaccia.
«Abbiamo puntato molto sulle zone di transizione, come quella del ponte principale che porta alle scale e alla suite armatoriale» spiega ancora Vallebona. «Spesso questi spazi di collegamento vengono in qualche modo trascurati dal punto di vista compositivo, quando in realtà possono diventare bellissime ‘narrazioni’ spaziali. Le forme organiche, il modo in cui la scala che conduce al ponte superiore interagisce con la nicchia antistante, creano anche l’opportunità per un ingresso più scenografico alla cabina armatoriale. Poco prima di raggiungere la porta, lo spazio si espande con una parete concava, lo spazio si ferma, evidenziando che solo un passo più in là c’è l’accesso alla cabina più importante della barca».
«Il cantiere ci ha chiesto di creare un design fresco, elegante e allo stesso tempo innovativo» afferma Antonio Romano, direttore commerciale e partner di The Viken Group e co-fondatore di Hot Lab. «Abbiamo sviluppato con il cantiere diverse soluzioni stilistiche che potessero soddisfare armatori con esigenze molto diverse, consentendo al contempo al cantiere di standardizzare il più possibile la produzione, per poter offrire un prodotto molto personalizzato in termini di design e funzioni, ma saldamente uniforme nell’ingegneria e negli aspetti strutturali».
Il team ha adottato lo stesso approccio anche quando si è trattato di decidere il design degli interni, fondendo un sapiente mix di geometrie lineari e curve e attingendo a uno schema di colori composto da materiali naturali e caldi in contrasto con superfici fredde e preziose, con un linguaggio di design che combina tessuti altamente materici con un gran numero di essenze.
«L’effetto che volevamo ottenere era sicuramente di un ambiente curato e ricco di dettagli, ma allo stesso tempo che non diventasse manierista a tutti i costi» spiega Enrico Lumini, Partner e Responsabile Design di Hot Lab. «Le linee sono essenziali, quasi evidenti, eppure nel loro continuo contrasto cromatico e materico trovano forza e ricchezza».
Il team di Hot Lab ha scelto materiali che vanno dal faggio e rovere naturali, al cotone e alla ciniglia per i divani, fino al metallo – effetto titanio – per i pannelli della coperta. Il risultato è una gamma cromatica leggera e molto desaturata che, spiega Hot Lab, è capace di accogliere ed enfatizzare i raggi del sole che inondano ogni spazio.
Lo stile unisce il design nordico, essenziale e rigoroso, ad un’atmosfera più mediterranea, morbida e rilassata. «Gli ambienti sono omogenei, con dettagli sempre aggiornati di cabina in cabina ma che rispecchiano il design per esprimere coerenza» aggiunge Lumini. «Pur non essendo mai identici, i salotti si richiamano tra loro così come le cabine richiamano gli spazi pubblici, e la decorazione dei bagni privati richiama alcuni elementi delle zone living».
Gli interni, a quanto pare, riflettono il concetto dell’intero yacht: una casa da sogno sull’acqua, adattabile a molteplici esigenze, ben studiata, ricca ma non opulenta, tecnicamente efficiente e gradevole alla vista.
«Il management di Sirena desiderava da tempo lavorare con Luca Vallebona e Hot Lab, e siamo entusiasti dei risultati della nostra collaborazione» afferma entusiasta Cagin Genc, CEO di Sirena. «Gli interni sono semplicemente stupendi, con opzioni realizzate con stile che consentono finiture altamente personalizzate combinate alla flessibilità progettuale del layout, che si lega perfettamente con l’approccio lungimirante di Sirena, con piani generali che non hanno impatto sugli elementi ingegneristici. Hot Lab ha catturato l’essenza dei superyacht di Sirena e dei loro layout innovativi e accoglienti, e siamo fiduciosi che il nostro entusiasmo sarà condiviso dai nostri clienti».