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DAL PROGETTO AL VIAGGIO INAUGURALE
Il primo passo che portò alla costruzione della Rotterdam fu compiuto il 27 ottobre 1955, quando Holland America Line e Rotterdam Dry Dock Company siglarono l’accordo per la realizzazione della nave, con il progetto completato e approvato.
La posa della chiglia avvenne il 14 dicembre 1956 e due anni più tardi, il 13 settembre 1958, la regina Juliana battezzò la nave, evento che richiamò decine di migliaia di persone, affastellate tra le sponde del fiume per assistere allo storico evento.
Seguì un altro anno di lavori per l’allestimento della nave.
Il 3 settembre 1959 arrivò finalmente il giorno del viaggio inaugurale, da Rotterdam a New York, con scali a Le Havre e Southampton. Con le sue 38.645 tonnellate di stazza lorda, la nuova ammiraglia di Holland America Line era una delle 10 navi passeggeri più grandi del mondo.
DA TRANSATLANTICO A NAVE DA CROCIERA
I transatlantici si stavano tuttavia avviando inesorabilmente verso un lento e progressivo declino, dovuto all’imbattibile competitività in termini di velocità ed economia dei voli intercontinentali a partire dagli anni ’60. Così, il 6 ottobre 1971, la Rotterdam partì per la sua ultima traversata atlantica di linea.
Per le grandi navi passeggeri che solcavano gli oceani, l’unica alternativa alla demolizione era il servizio crociere. Solo che non tutte erano concepite per questo scopo.
Fortunatamente la Rotterdam fu progettata con lungimiranza. La creativa soluzione della scalinata centrale con i pannelli scorrevoli che dividevano ingressi ed accessi per i passeggeri delle due classi, permisero di gestire senza problemi la classe unica e, con ulteriori minimi interventi di architettura, la Rotterdam fu pronta per essere utilizzata come nave da crociera.
Dopo aver abbandonato il servizio di linea, la Rotterdam effettuò per molti anni crociere con itinerari che la portarono in Alaska nel periodo estivo e ai Caraibi in inverno. Occasionalmente offriva anche giri del mondo.
L’ERA CARNIVAL
Nel 1988 Holland America Line fu acquisita da Carnival e la nave continuò ancora ad operare per diversi anni, fino al 1997, quando la compagnia decise di dismetterla poiché non conforme alle ultime normative SOLAS e gli interventi necessari per l’adeguamento, stimati in 40 milioni di dollari, eccessivi in relazione al valore della nave.
I piani di Carnival prevedevano l’ammodernamento della flotta Holland America Line e la Rotterdam costituiva ormai l’unità più vecchia. Il 7 novembre 1997, con la consegna della nuova omonima ammiraglia costruita da Fincantieri, più grande e di moderna concezione, era ormai evidente che la nave sarebbe stata presto ceduta a qualche altro operatore.
DA ROTTERDAM A REMBRANDT
La proprietà passò così alla Premier Cruises, che ribattezzò la nave Rembrandt e le apportò sia gli adeguamenti necessari per la sicurezza che altri interventi di restyling. Tutto quanto per circa la metà delle spese preventivate da Carnival. Evidentemente il grande gruppo americano non aveva proprio alcun interesse a mantenere la nave, ormai la più vecchia della flotta per il brand Holland America Line e probabilmente quella a minore redditività.
Fondata all’inizio degli anni ’90, Premier Cruises era una compagnia attiva con tre brand che mirava a navi di vecchia generazione per rimodernarle e proporre un’esperienza di crociera di tipo tradizionale, rivolgendosi prevalentemente alle famiglie ma puntando anche a nuove aree geografiche. Premier Cruises conobbe una rapida e significativa crescita, ma dopo le dimissioni del presidente nel 1997 e la perdita di una serie di partnership, per la compagnia arrivò un periodo estremamente difficile che si concluse nel settembre 2000 con il fallimento della società. Per la Rembrandt questo significò restare in disarmo ad una banchina di Freeport a tempo indefinito.
Una nave da crociera con più di 40 anni di servizio non ha un grande potenziale e, col passare del tempo, l’ipotesi sempre più credibile sembrava essere la vendita per la demolizione.
LA RINASCITA
Soltanto nel 2003 cominciò a delinearsi un futuro. Comparse un nuovo inatteso proprietario, proprio quello che l’aveva costruita quasi mezzo secolo fa: Rotterdam Dry Dock Company.
Il 17 giugno 2004 la Rembrandt lasciò per sempre quel lunghissimo triste ormeggio, ma non con i suoi motori, ormai inutilizzati da anni, bensì con l’ausilio di un rimorchiatore polacco che molto lentamente la portò a Gibilterra, dove arrivò il 12 luglio 2004.
Per la città di Rotterdam quella vecchia nave poteva avere ancora un futuro e così le ha assegnato un ormeggio permanente nel Maashaven, nel riqualificato quartiere Katendrecht. Holland America Line acconsentì all’utilizzo del nome Rotterdam.
Purtroppo la situazione finanziaria di Rotterdam Dry Dock Company si aggravò fino ad essere costretta a cessare l’attività. Al cantiere di Gibilterra non fu eseguito alcun lavoro e la proprietà passò alla città di Rotterdam, che cercò un nuovo compratore disposto a tenere la nave nel luogo assegnato e senza modificarne la destinazione d’uso.
Si fece avanti Hotel Cruiseship Operation 2, operatore attivo nel settore hotel e casinò, che terminò le trattative una volta accertati gli elevati costi per la rimozione dell’amianto.
Fortunatamente si fecero avanti altri soggetti interessati. Woonbron, attiva nel settore residenziale, ed Eurobalance, in quello finanziario-assicurativo, che rilevarono la proprietà attraverso la costituzione di una nuova società.
IL RESTAURO
Seguì un lungo e accurato programma di restauro, prima nei cantieri di Cadice, poi a Danzica e infine a Wilhelmshaven. A poco a poco la Rotterdam riconquistò lo splendore di un tempo, sia esternamente che internamente. Un lavoro molto complesso, che richiese inoltre l’intervento di team di designer chiamati a riprogettare totalmente la nave, per convertire le cabine in più grandi e confortevoli camere d’hotel, introdurre nuovi servizi e spazi che rendessero la Rotterdam adatta alla sua nuova destinazione d’uso, ma preservando l’autenticità dei suoi ambienti.
RITORNO A ROTTERDAM
Dopo tanti anni di assenza, il 4 agosto 2008 la Rotterdam ritornò finalmente nella sua città natale. Prima di poter accogliere i suoi primi ospiti come nave hotel furono necessari ancora molti lavori di restauro.
Molte cabine della prima classe e suite furono convertite in camere adeguate per un hotel a quattro stelle, con tutte le dotazioni necessarie, preservando lo stile originale dell’epoca. Al termine dei lavori la nave fu accompagnata verso il suo ormeggio permanente, che nel frattempo fu dotato di tutte le attrezzature e i servizi necessari per dare il benvenuto nel modo più confortevole possibile gli ospiti che saliranno a bordo.
Dopo oltre 200 milioni di euro investiti per la conversione della nave, il 15 febbraio 2010 la Rotterdam aprì al pubblico come hotel, ristorante e museo, divenendo ben presto una delle principali attrazioni della città.
Dal 2012 fa parte del gruppo olandese Westcord Hotels, che la ha rilevata per 29,9 milioni di euro. Westcord Hotels è una nota catena di alberghi in Olanda che gestisce anche l’Hotel New York, un tempo storica sede di Holland America Line.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI | |
Lunghezza: | 228,20 metri |
Larghezza: | 28,70 metri |
Pescaggio: | 9,04 metri |
Stazza lorda: | 38.675 tonnellate |
Materiale scafo: | Acciaio |
Materiale sovrastruttura: | Alluminio |
Cantiere: | Rotterdam Dry Dock |
Posa della chiglia: | 14 dicembre 1956 |
Varo: | 14 dicembre 1958 |
Completamento: | 7 agosto 1959 |
Viaggio inaugurale: | 3 settembre 1959 |
Porto di registro: | 1959–1973: Rotterdam, Paesi Bassi 1973–1997: Willemstad, Antille Olandesi 1997–2000: Nassau, Bahamas 2004: Rotterdam, Paesi Bassi |
Equipaggio: | 776 |
Passeggeri: | Come transatlantico: fino a 655 in prima classe e 801 in seconda classe Come nave da crociera: 730 (fino al 1969) 1.106 (dopo il 1969) |
Ponti passeggeri: | 10 |
Propulsione: | Doppia elica da 6,1 metri – 23 tonnellate |
Timone: | Singolo da 20 tonnellate |
Motorizzazione: | 2 x turbine De Schelde 4 x boiler V2M 640PSI (di cui uno ausiliario) |
Potenza: | 34.600 shp (ordinaria) 38.500 shp (massima) |
Generatori: | 4 turbo-generatori per una potenza complessiva di 5.400 kW |
Velocità di crociera: | 20,5 nodi |
Velocità massima: | 22 nodi |
Stabilizzatori: | 2 x Denny-Brown controllati da giroscopio |
Aria condizionata: | In tutti gli ambienti e con termostato in cabina |
Desalinizzatori: | 4 in grado di produrre 800 tonnellate di acqua al giorno |
Fonti: Maritime Matters, ssMaritime, SS Rotterdam, Steamship Rotterdam Foundation
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