15 Giugno 2023
30 Luglio 2020
21 Ottobre 2024
18 Maggio 2018
28 Marzo 2018
Emergono nuovi dettagli circa l’acquisto da parte di Disney Cruise Line della Global Dream, la nave da crociera più grande del mondo per capacità, rimasta incompiuta nello stabilimento MV Werften di Wismar dopo il fallimento del gruppo Genting che l’aveva commissionata e proprietaria stessa del cantiere navale.
Secondo quanto riportato dalle testate tedesche Capital e Stern, la nave sarebbe stata acquistata da Disney per soli 40 milioni di euro. L’unità da 208.000 tonnellate di stazza lorda, completata al 75%, avrebbe un valore di 1,8 miliardi di euro ad opera compiuta, pertanto si tratterebbe di un importo eccezionalmente basso per una nave da crociera di grandi dimensioni in fase molto avanzata di costruzione. In principio era noto un prezzo di vendita di 1,6 miliardi di euro, poi notevolmente ribassato considerato lo scarso interesse per la nave.
Tuttavia i costi per la conversione della Global Dream, concepita per le esigenze della clientela asiatica, saranno elevatissimi, un miliardo di euro secondo le stime. Il colosso dell’intrattenimento si accollerà tutti i costi e i rischi dell’operazione, senza garanzie da parte del cantiere.
Disney era l’unico soggetto rimasto disponibile per l’acquisto della nave. Le manifestazioni di interesse sono state pochissime. Tra queste una proveniente dalla compagnia di navigazione svedese Stena Line, che ha però ritirato la sua offerta lo scorso maggio. Altro soggetto interessato era l’ex patron di Genting, Lim Kok Thay, che probabilmente avrebbe voluto inserire la nave nel nuovo marchio Resorts World Cruises, ma l’offerta non è stata formalizzata. Non è chiaro se vi fosse stato un interesse anche da parte di MSC Crociere.
La vendita a buon mercato crea tuttavia un grosso malcontento in Germania. Genting Hong Kong aveva infatti ottenuto un finanziamento di oltre 650 milioni di euro da un consorzio di 16 banche, garantito in gran parte dal governo federale e dallo stato del Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Difficile che i contribuenti tedeschi saranno entusiasti dell’esito di questa vicenda.
In copertina: rendering della Global Dream. Image credit: Dream Cruises