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22 Maggio 2018
Allianz Global Assistance, compagnia del gruppo Allianz specializzata nelle assicurazioni viaggio, ha condotto un interessante sondaggio per meglio conoscere le abitudini dei crocieristi americani. Nonostante le differenze culturali rispetto ai crocieristi italiani ed europei, riteniamo che molte delle loro risposte possano trovare corrispondenza anche nel Vecchio Continente.
Il dato più interessante che emerge del sondaggio condotto è la presenza di un rilevante 34,3% di crocieristi che preferisce godersi i servizi della nave piuttosto che esplorare le destinazioni, talvolta addirittura per l’intera durata della crociera.
Ecco quali sono i motivi che spingono i crocieristi a restare a bordo durante le soste.
Cerchiamo di analizzare dettagliatamente queste risposte.
Questioni di sicurezza relative alla destinazione
Condividiamo le preoccupazioni avvertite sulla sicurezza relativamente a determinate destinazioni. Purtroppo negli itinerari che propongono le compagnie non sono poi così rare località che possono presentare localizzati problemi di sicurezza, magari proprio in zone ricche di fascino le quali è un peccato poter vedere solo dal ponte della nave. In tali destinazioni di norma le compagnie forniscono sempre indicazioni sul comportamento da adottare, i luoghi e le persone da evitare. Per aumentare il senso di sicurezza in queste località suggeriamo di viaggiare in gruppo, preferibilmente con le escursioni organizzate dalle compagnie, solitamente molto più affidabili rispetto al fai-da-te, sebbene non siano esenti al 100% da rischi. Il crocierista viene infatti spesso percepito dai locali come una persona benestante e con scarsa conoscenza di usi e costumi locali, attirando così l’attenzione di potenziali rapinatori o truffatori. Soprattutto nelle destinazioni a rischio raccomandiamo di mantenere un basso profilo, senza ostentare o far percepire ricchezza. Nel caso si dovesse comunque fare brutti incontri, ricordate che tutto quello che possedete può essere sostituito, la vita vostra e quella dei vostri cari no.
Disinteresse verso la destinazione
Diversa è la questione quando la località toccata non stimola la nostra curiosità. A bordo si sta benissimo e, quando la nave si svuota, gli spazi a nostra disposizione diventano enormi. Riteniamo che sia tuttavia un peccato non visitare una località. Più o meno tutte le destinazioni hanno sempre qualcosa di interessante da offrire. Il nostro suggerimento è quello di partire informati: probabilmente quella città nasconde luoghi incantevoli che non aspettano altro che di essere scoperti. Se vi siete già imbarcati ma non avete pianificato una visita in una località che ritenete poco interessante, provate a rivolgervi all’ufficio escursioni. Lì potranno fornirvi tutta l’assistenza necessaria per rivalutare quella destinazione. Se poi la delusione è davvero totale, pazienza. Al vostro ritorno a casa potrete raccontare di una destinazione da non raccomandare.
Timore di non riuscire a tornare a bordo in tempo
Regola numero uno: non dimenticare mai l’orario di partenza della nave! Anche se alcune soste possono apparire troppo brevi, basta organizzarsi il giusto per scoprire che è sempre possibile visitare la località toccata senza dover poi trasformarsi in maratoneti per raggiungere la nave, con magari tremila persone già tutte a bordo e con molti spettatori che osservano, alcuni divertiti, altri indispettiti, la vostra disperata corsa sulla banchina, mentre il vostro nome viene annunciato insistentemente all’interfono. Suggeriamo di non allontanarvi troppo e di considerare il problema del traffico, soprattutto nelle ore di punta e nelle grandi città.
Cibo e bevande gratuite a bordo
Durante le soste praticamente tutti i servizi della nave restano operativi, con la sola eccezione del casinò (si conta solo qualche eccezione in alcuni paesi del mondo). Inoltre possiamo mangiare e bere gratuitamente, cosa impossibile sulla terraferma. Non riteniamo che questo sia un buon motivo per perdere l’opportunità di esplorare quella località. Forse non ci saranno più altre occasioni nella nostra vita per tornare lì. Abbuffarsi sulla nave non ci sembra poi il modo migliore per godersi una crociera. Il nostro consiglio è invece quello di utilizzare i ristoranti di bordo per fare una buona colazione e poi correre ad esplorare la destinazione del giorno. Se lo si desidera, si può tornare sulla nave per il pranzo e poi proseguire nuovamente con l’escursione. Durante le soste siamo liberi di entrare ed uscire dalla nave tutte le volte che vogliamo. Possiamo goderci la nave in tanti altri momenti, soprattutto durante le giornate di navigazione. Perché rinunciare ad esplorare il mondo, oltre che la nave?
Nessuna escursione prenotata
Può capitare di non avere nessuna prenotazione per una specifica località e può accadere per vari motivi: proposte inadatte ai nostri gusti, prezzi elevati, posti esauriti. Ma siamo anche liberi di organizzare un’escursione per conto nostro. A piedi, con un taxi, con il trasporto pubblico o noleggiando un mezzo di trasporto, troveremo sicuramente le alternative giuste, se lo vogliamo. Predisponete sempre un piano di riserva.
Destinazione già visitata
Per i repeaters è frequente ritrovarsi in una destinazione già nota, ma questo non significa che la località non abbia più nulla di nuovo da offrire. Spesso si sentono lamentele riguardanti la durata delle soste, troppo brevi in relazione al fascino della città. Questa è l’occasione giusta per continuare la visita interrotta nella crociera precedente per motivi di tempo. Prendiamo il caso della città più visitata dalle navi da crociera nel Mediterraneo: Barcellona. Siamo certi che non ha più nulla da offrire?
Assenza di una connessione Internet o di servizi di telefonia mobile
Rinunciare a visitare una località per assenza di una connessione a Internet è una motivazione che non ci convince per niente. A bordo, i costi per collegarsi ad Internet sono solitamente molto superiori rispetto alla terraferma, dove il servizio viene invece offerto gratuitamente nei diversi locali che espongono il marchio Wi-Fi, nei centri commerciali e talvolta anche dall’amministrazione comunale. Se poi ci troviamo nel mezzo della natura selvaggia, allora quello è il momento di avere una buona macchina fotografica piuttosto che uno smartphone. Ci si connetterà ad Internet quando rientreremo a bordo, oppure al prossimo porto. Siamo fortemente convinti che è questa la scelta più saggia.
Domani proseguiremo e commenteremo altri dettagli dei risultati del sondaggio condotto da Allianz Global Assistance.
Fonte: Allianz Global Assistance
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