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La Cina ha condannato duramente la scelta della Corea del Sud di installare il sistema antimissilistico americano Terminal High Altitude Area Defense (THAAD) nella contea sudcoreana di Seongju, considerandolo come una minaccia per il paese e promettendo ogni forma di ritorsione se l’installazione sarà realizzata.

Le azioni concrete non sono tardate ad arrivare. Il governo cinese ha adesso ordinato alle agenzie di viaggio del paese di sospendere la vendita ai connazionali di pacchetti turistici nella Corea del Sud.

Questo ha messo in allarme il porto di Incheon, il maggiore scalo sudcoreano per le navi da crociera, che per il 2017 attende 43 arrivi, di cui 30 sono costituiti da crociere in partenza da porti cinesi.

L’autorità portuale di Incheon (IPA) informa della recente cancellazione dello scalo programmato per il mese di giugno di una nave da crociera, che riteniamo possa trattarsi della Ovation of The Seas, in partenza dal porto di Tianjin.

Vista l’importanza della Cina, è ipotizzabile una revisione degli itinerari che potrebbe escludere tutte le destinazioni della Corea del Sud a favore di porti giapponesi.

Nel 2016 ad Incheon hanno fatto scalo 62 navi da crociera, di cui 47 in partenza dalla Cina, portando nella Corea del Sud 165.000 turisti.

IPA e il governo sudcoreano sono impegnati nella costruzione del nuovo terminal passeggeri di Incheon, un importante investimento di 670 miliardi di won, pari a circa 555 milioni di euro. Sarà operativo per la seconda metà del 2019 ed in grado di accogliere le navi da crociera più grandi del mondo.

AGGIORNAMENTO – 10/03/2017

In una nota Royal Caribbean informa di aver cancellato tutte le soste nei porti della Corea del Sud. Ne sono coinvolte tutte le crociere in partenza da porti cinesi.  Gli scali a Busan, Jeju e Seoul saranno sostituiti da altre destinazioni in Giappone.

Fonti:  Cruise Industry News, Reuters, Royal Caribbean, The Korea Herald
Foto: Cameron Henderson (CC BY-SA 4.0)

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