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Najiba, 58 metri full-custom in alluminio varato da Feadship a gennaio e progettato in collaborazione con Vitruvius Yachts per le linee esterne, Philippe Briand per l’architettura navale, Claudio Cicconetti per i piani generali e Studio Christian Liaigre per gli interni, è stato recentemente consegnato al suo proprietario.

Peter Wilson di MCM, in qualità di rappresentante dell’armatore, è stato a bordo del 58 metri Najiba in occasione delle prove in mare che si sono svolte nel Mare del Nord. Durante i test, sul piano prestazionale l’unità ha superato molte delle previsioni attese, grazie soprattutto allo scafo interamente realizzato in alluminio e al suo particolare design che gli permette di fendere le onde con agilità.

«Durante il test di crash stop è stato evidente, per esempio, che lo yacht si ferma molto più rapidamente rispetto ad un’analoga imbarcazione in acciaio», ha commentato Wilson. «Siamo passati dalla piena velocità appena sopra i 17 nodi (oltre un nodo sopra la velocità massima contrattuale) ad indietro tutta con entrambi i motori e si è comportato fantasticamente, senza inclinazioni o violente vibrazioni. Lo stesso è stato riscontrato nei test di accelerazione, quando siamo passati dalla partenza da fermo fino a quasi mezzo miglio in 120 secondi. Il diametro di virata e i test di zig-zag sono stati ugualmente impressionanti. Si tratta davvero di uno yacht agile e sportivo, soprattutto se si considerano le sue dimensioni».

Najiba ha anche dato prova della sua efficienza sul fronte dei consumi. Motorizzato con due MTU 12V 2000 M72 da 1.080kW, ha consumato 183 litri di carburante all’ora ad una velocità di 12 nodi, equivalenti ad 11,4 litri per miglio nautico, ovvero il 20-25% in meno rispetto ad un motoryacht dislocante della sua stessa classe.

«Abbiamo anche polverizzato le previsioni sulla sua autonomia, che per contratto non doveva essere inferiore alle 4.400 miglia nautiche alla velocità di 12 nodi e che attualmente è di oltre 6.000 miglia», ha dichiarato Peter Wilson. «Questo tipo di prestazioni sono ampiamente dovute alla filosofia di Vitruvius Yachts e alle abilità di Briand come designer di barche a vela, prestando attenzione alla riduzione della resistenza idrodinamica e pertanto aumentando l’efficienza, ma che non doveva essere aggiunta a spese del comfort e della stabilità».

Uno yacht costruito interamente in alluminio può essere più rumoroso rispetto al suo omologo con scafo in acciaio, ma grazie a un dettagliato pacchetto per il controllo di rumore e vibrazioni sviluppato da Van Cappellen, in alcune aree il livello di rumore si è attestato il 25% inferiore rispetto ai massimi previsti dalle specifiche. «Siamo rimasti davvero scioccati da quanto è silenzioso lo yacht, non solo in condizioni di manovra, ma anche a velocità di crociera», ha dichiarato Wilson. «In realtà, si potrebbe non essere consapevoli che lo yacht si stia muovendo fino a che non si guarda fuori dalle finestre e si vede sfrecciare l’acqua».

Dopo un paio di settimane a bordo trascorse dal comandante e dal suo equipaggio nel nord dell’Olanda per familiarizzare con i sistemi dello yacht, Najiba ha fatto rotta verso Bergen, in Norvegia. L’armatore intende godersi l’affascinante paesaggio dei fiordi norvegesi prima di fare ritorno a sud per trascorrere la stagione estiva nel Mediterraneo insieme alla sua famiglia e ai suoi amici.

«Il team a bordo, compresi i rappresentanti di Feadship, hanno riferito di zero problemi per il viaggio in Norvegia», ha concluso Peter Wilson. «Le doti marine dell’unità sono state eccellenti ed ha raggiunto una buona velocità, una media di circa 13,5 nodi tra Amsterdam e Bergen. In sostanza, un rapporto brillante sotto ogni aspetto».

Fonte: Sand People Communication per MCM
Foto: Tom van Oossanen

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