15 Novembre 2024
15 Giugno 2023
16 Ottobre 2019
18 Maggio 2018
13 Settembre 2023
Erano delle autentiche signore dei mari, tre elegantissime navi da crociera di lusso che per circa mezzo secolo hanno solcato con grazia i mari di tutto il mondo. Non sono molte le unità da crociera che riescono ad arrivare a 50 anni di servizio, eppure quella tripletta di navi è riuscita ad esistere fino a che il Covid non sconvolgesse drammaticamente il mercato delle crociere, accelerando il processo di rinnovamento delle flotte. Segno che erano costruzioni di elevatissima qualità e mantenute ai massimi livelli.
Parliamo di Royal Viking Star, Sky e Sea, le prime splendide navi con cui debuttò la norvegese Royal Viking Line, celebre marchio nel segmento delle crociere di lusso in attività tra il 1972 e il 1994. Le tre navi rappresentarono il meglio dell’offerta crocieristica di lusso degli anni 70. Furono le prime navi da crociera ad avere un teatro articolato su due livelli ed un ristorante in posizione panoramica, oltre il ponte di comando, e con molte delle sistemazioni di bordo costituite da suite. L’anno scorso la seconda e la terza della serie sono state vendute per la demolizione, inesorabile destino che ora coinvolge l’ultima superstite, fino a poco fa conosciuta come Black Watch.
Black Watch, costruita nel 1971 come Royal Viking Star dai cantieri Wärtsilä di Helsinki, fu la prima nave di Royal Viking Line. Classica ed elegante, vantava ampi ponti aperti e abbondanti aree pubbliche, ulteriormente ampliate in seguito all’allungamento di 28 metri avvenuto una decina di anni più tardi. Nel 1991 il primo cambio di proprietà, con il trasferimento a Norwegian Cruise Line come Westward, a cui seguì, tre anni più tardi, quello alla controllata Royal Viking Line, diventando la Star Odyssey. A metà degli anni 90, le difficoltà finanziarie di Norwegian Cruise Line determinarono la cessione di alcuni asset, tra cui la Star Odyssey, che passò così alla Fred. Olsen Cruise Lines. Ribattezzata Black Watch, ha servito l’operatore britannico per ben 26 anni.
Ad agosto 2020 la Black Watch è stata venduta ad un acquirente turco che aveva in programma di utilizzarla come nave hotel per lavoratori. Fonti anonime hanno rivelato a Cruise Industry News che la nave sarebbe stata acquistata dalla Miray International, società con sede in Turchia specializzata nella gestione di unità navali e che fornisce anche navi hotel. La compagnia non ha mai confermato l’acquisto.
Da novembre 2020 fino allo scorso aprile la nave è rimasta ormeggiata in Turchia, prima a Tuzla, più recentemente a Yalova. Poi, intorno alla metà di aprile, nave ha ripreso a navigare con il nome Odin per la indiana Olivia Navigation.
Il 3 giugno il sistema AIS ha rivelato di avere raggiunto Bhavnagar, località indiana non lontano dalle inquinate spiagge dei famigerati siti di demolizioni navali di Alang.
Ormai erano chiari quali erano i progetti per la nave ed i legali di Fred. Olsen si sono messi subito all’opera in quanto hanno rilevato una violazione delle condizioni contrattuali. Quando Fred. Olsen aveva venduto la nave, aveva infatti concordato con i nuovi proprietari che la demolizione della nave dovesse avvenire nel rispetto delle normative ambientali, secondo la Convenzione di Hong Kong, in un cantiere turco certificato. Invece, dopo la vendita, sono intercorsi diversi passaggi di proprietà, prevalentemente mediante società di comodo e pagamento in contanti, rendendo complesso risalire ai dettagli delle operazioni.
Prima che la nave finisse spiaggiata ad Alang, Fred. Olsen è riuscita ad ottenere il fermo della nave, chiedendo di far tornare in Turchia la Black Watch in modo che lo smantellamento avvenisse come da contratto.
Nonostante i migliori sforzi della compagnia britannica, il tribunale indiano ha revocato nei giorni passati il fermo della nave, ed i nuovi proprietari hanno arenato la nave presso il demolitore di Alang. Si può ipotizzare che a breve inizieranno i lavori di smantellamento.
In copertina: Black Watch. Photo credit: Fred. Olsen Cruise Lines