Velocità, sicurezza, potenza e silenzio: questi quattro elementi sono condensati nell’RP-Nauta 151′, uno sloop custom ad alte prestazioni con general concept di Nauta Design, in costruzione presso Royal Huisman in Olanda.
«Unire comfort e sicurezza per esplorare il mondo con un superyacht estremamente leggero, e competitivo in regata, non è stato un compito facile», afferma Mario Pedol, co-fondatore di Nauta Design a Milano. «L’armatore voleva una barca solida, sicura e con grande autonomia, che fosse però anche efficiente e moderna con un potente piano velico».
La richiesta arrivava da un cliente per il quale Nauta aveva già progettato, su un brief sostanzialmente simile, uno yacht a vela di 34 metri. L’armatore si è avvalso come per il precedente progetto della grande esperienza di Nigel Ingram di MCM come Owner’s Representative.
«Lavorare nuovamente per un cliente con cui si è già lavorato bene insieme è sempre molto gratificante» dice Nigel Ingram «e in questa occasione soprattutto perché non solo MCM, ma anche Nauta e Reichel/Pugh, tutti i quali hanno lavorato al progetto precedente, hanno ricevuto l’incarico per il nuovo progetto da questo cliente molto esperto. Un team di valore per lavorare con Royal Huisman su questo progetto molto speciale».
Questa volta l’armatore voleva salire di dimensioni fino a 46 metri, ma anche mantenere lo spirito del suo precedente yacht, compreso il design della deckhouse.
«La deckhouse è essenziale, perché permette di vedere il mare stando seduti nel salone principale», spiega Massimo Gino, cofondatore e partner di Nauta Design.
Sebbene la costruzione in fibra di carbonio fosse stata presa in considerazione all’inizio del progetto, in seguito il team di progettazione ha optato per una barca di alluminio, che potesse comunque garantire prestazioni elevate, ma combinate con robustezza e silenziosità per le lunghe navigazioni d’altura.
«Ho pensato che uno scafo di alluminio pesa il 60-70% in più di uno in carbonio, ma il peso dello scafo e della coperta è solo circa il 15% del peso totale di una barca a vela», spiega Mario Pedol. «Il nostro pensiero iniziale era che uno yacht a vela di alluminio potesse essere molto più leggero della media esistente nelle costruzioni in alluminio. Royal Huisman ha sostenuto questa visione con entusiasmo e ha accettato la difficile sfida di costruire uno yacht a dislocamento leggero. Un profondo lavoro di ricerca ha in seguito confermato la nostra intuizione iniziale».
Lo studio Reichel/Pugh, partner di lunga data di Nauta Design, è stato scelto dall’armatore per l’architettura navale al fine di garantire le migliori prestazioni.
Reichel/Pugh ha condotto uno studio di Computational Fluid Dynamics (CFD) coinvolgendo gli specialisti di CFD Caponnetto Hueber e Giorgio Provinciali, forti di una grande esperienza in America’s Cup, per l’analisi delle prestazioni Velocity Prediction Program (VPP). E’ stato uno studio completo di progettazione dello scafo per migliorare la tenuta del mare e il movimento, sia a motore sia a vela a varie velocità e angoli di sbandamento in diverse condizioni d’onda, migliorando allo stesso tempo le prestazioni reali e Orcsy.
Reichel/Pugh ha testato in totale 12 modelli prima dello sviluppo delle linee di carena finali. I risultati del VPP indicano che in 10 nodi di vento l’R/P-Nauta 151 navigherà in bolina con randa e fiocco ad una velocità di quasi 13 nodi, e e sfiorerà i 18 nodi quando raggiungerà un angolo al vento di 90° con una brezza di 15 nodi.
Il profilo esterno è definito dalla deckhouse discretamente pronunciata che si fonde armoniosamente con la linea slanciata e sportiva dello scafo. Il cantiere olandese Royal Huisman, ha accettato con entusiasmo la richiesta di Nauta Design di rendere lo yacht il più leggero possibile, combinando nella costruzione l’alluminio con elementi in composito. Infatti, deckhouse, pozzetto ospiti e hardtop sono tutti in fibra di carbonio, costruiti da Rondal, consociata di Royal Huisman, che sta anche costruendo l’albero e il boma in carbonio Panamax, e il sistema integrato di manovre correnti.
La coperta dispone di tre aree comuni accoglienti e funzionali per gli ospiti:
– L’ampio specchio di poppa, di quasi 10 metri, prevede una sezione incernierata del ponte in teak che si ripiega idraulicamente in un unico movimento per trasformarsi nella piattaforma della spiaggetta, trovando spazio anche per un’elegante scala, sollevabile per il varo del tender di servizio. Inoltre, la sezione di poppa comprende anche due zone prendisole, poste una di fronte all’altra, con gli schienali sui due lati per seguire la navigazione di poppa o di traverso, oltre a un divano rivolto a poppa e un tavolo pieghevole e trasformabile (con funzioni coffee/dining) di fronte ad esso. Anche le murate di poppa rialzate offrono delle sedute e due gradini conducono al portello dell’alloggio dell’equipaggio e alla doppia timoneria.
© Nauta Design
– Il pozzetto degli ospiti è protetto dall’hardtop in composito di carbonio che può essere rimosso in modalità regata. Qui ci sono altri due prendisole con schienale (regolabile in funzione dello sbandamento durante le navigazioni), un tavolo da pranzo di generose dimensioni a sinistra e due tavolini da caffè a dritta, entrambi con un’ampia dotazione di sedute. Particolare il parabrezza curvo che ha tre sezioni apribili per far arrivare più aria in pozzetto.
© Nauta Design
– La zona a prua dell’albero presenta un recesso parzialmente incassato per alloggiare il tender per gli ospiti , ma che si può trasformare in un accogliente pozzetto con un tavolo regolabile in altezza, mentre sul perimetro si sviluppano le sedute e un prendisole a pruavia. Sia il pozzetto di prua che il beach club di poppa possono essere ombreggiati da tendalini sostenuti da pilastri in fibra di carbonio.
© Nauta Design
Sottocoperta si trovano un’ampia zona pranzo e una comoda lounge nella deckhouse, la cabina armatoriale a tutto baglio a prua, le tre cabine ospiti, la zona equipaggio e la cucina a poppa.
Per semplificare le manovre, le regolazioni delle vele sono gestite da “captive winch” per le scotte, e per la drizza della randa. Le volanti sono tensionate da Cariboni Magic Trims su entrambi i lati e i retriever sincronizzati hanno i propri “captive winch”.
Questo sistema automatico permette di navigare in ogni condizione, anche in modalità crociera, sempre con la potente randa “square top”, per regalare all’armatore un’esperienza di navigazione indimenticabile.