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Da 110 anni non si avevano più notizie del Titania, un piroscafo affondato nel 1914 nelle acque del Cile. Questo fino a lunedì 14 ottobre, quando un sottomarino della Seabourn Pursuit ha avvistato il relitto al largo dell’isola Alejandro Selkirk, nell’arcipelago Juan Fernández, a 95 metri di profondità.
Senza dubbio questo è un evento di rilevanza storica, come commenta Robin West, vicepresidente e direttore generale spedizioni in Seabourn: «Esperienze come queste sono una testimonianza dello spirito della spedizione, e questa scoperta è a dir poco storica. Le spedizioni di Seabourn e in particolare le nostre esplorazioni sottomarine spesso portano i nostri ospiti in luoghi che nessun altro essere umano ha mai esplorato. Sono così incredibilmente orgoglioso del nostro team di spedizione per aver regalato questo ‘momento Seabourn’ irripetibile e davvero indimenticabile ai nostri ospiti e alla comunità locale dell’Isola di Selkirk».
La scoperta del Titania è stata possibile grazie alla stretta collaborazione tra il team dedicato alle ricerche sottomarine di Seabourn e le comunità locali. Guidato dal pilota del sottomarino Mauricio Fernandez, il team, che include Kieran Buckley, Henrik Enckell e Isaac Yebra, ha lavorato insieme ad un pescatore locale, Gino Perez, che aveva sentito a lungo storie sulla posizione approssimativa della Titania. Perez si è quindi unito all’immersione e ha aiutato a guidare il team verso la posizione del relitto. Le condizioni meteorologiche ideali hanno permesso di scoprire il Titania a una profondità di 95 metri, a circa 4,25 miglia nautiche dalla costa nord-occidentale di Selkirk. Dopo la scoperta, il comandante del porto dell’isola ha confermato che nessun altro subacqueo o sottomarino ha mai avvistato il relitto prima d’ora.
© Seabourn
Mauricio Fernandez ha raccontato come l’emozione nel sottomarino fosse palpabile: «Eravamo lì a testimoniare la storia e i nostri ospiti hanno avuto l’opportunità di prendere parte alla scoperta del Titania e di essere i primi a vedere questa nave dopo che è affondata sul fondo dell’oceano 110 anni fa. Questo è stato davvero un momento speciale di scoperta e un esempio perfetto di come le spedizioni Seabourn continuino a offrire ai nostri ospiti incredibili ‘momenti Seabourn’ durante ogni viaggio».
Gli ospiti hanno descritto la sensazione provata quando hanno visto il Titania: «È stato quasi magico. È stato davvero straordinario» ha affermato Irene Blum, un’ospite che si trovava nel sottomarino durante la scoperta.
È stato particolarmente emozionante per Gino Perez, che ha commentato: «Ho immaginato questa nave così tante volte e ora riesco a vedere dove si trova, che aspetto ha e come riposa sul fondo. Grazie mille, mio padre gestisce questo settore dell’isola, questo significa molto per noi e per la storia della nostra famiglia. È straordinario».
Il Titania era un piroscafo del 1897 costruito per la Marina mercantile finlandese e poi convertito in nave da supporto per la Marina tedesca. L’inadeguatezza della nave alle avverse condizioni meteo incontrate durante il passaggio di Capo Horn ne hanno decretato l’affondamento il 19 novembre 1914 e da allora le storie del relitto si sono tramandate di generazione in generazione. Occasionalmente i pescatori locali hanno trovato frammenti di metallo nelle loro nasse per aragoste che ritengono appartenere proprio al Titania, tuttavia il relitto non era mai stato localizzato ufficialmente fino ad ora.
La scoperta è avvenuta durante uno dei viaggi nel Pacifico meridionale di Seabourn Pursuit, che ha attraversato più di 4.000 miglia tra Melanesia, Polinesia Francese e San Antonio, in Cile. Le esperienze in sottomarino sono disponibili a un costo aggiuntivo e offerte in itinerari selezionati.
I sottomarini di Seabourn Pursuit e della gemella Seabourn Venture consentono agli ospiti l’opportunità straordinaria di scendere in profondità per viste ravvicinate e mozzafiato di regni sottomarini surreali sotto le acque antartiche o di pareti di barriera corallina brulicanti di vita marina nei limpidi mari tropicali. In destinazioni selezionate, le immersioni possono avvenire in luoghi inesplorati, non ancora visitati da alcun essere umano.
Questi sottomarini sono alimentati a batterie e possono trasportare sei ospiti più un pilota. Sono progettati per esplorare gli abissi fino a 300 metri di profondità. I passeggeri si siedono all’interno di due sfere acriliche trasparenti posizionate a lato della postazione centrale governata dal pilota. Tali sfere consentono una vista a 360° inostruita e priva di distorsioni, e una piattaforma girevole può ruotare in modo da migliorare l’esperienza dell’osservazione dell’ambiente marino.
© Seabourn
Manovrati da piloti altamente qualificati, i sottomarini Seabourn sono certificati dal Lloyd’s Register, con ispezioni annuali esterne e con gli stessi standard utilizzati per la classificazione e la certificazione delle navi Seabourn.
I sottomarini sono stati progettati e costruiti con varie caratteristiche di sicurezza. Durante ogni immersione è inoltre sempre presente un’imbarcazione in superficie che rimane vicino ai sottomarini ed in costante comunicazione con essi.