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È trascorso meno di un anno da quando Wider ha annunciato il piano di costruzione del nuovo cantiere di Fano e, ad oggi, i lavori per la realizzazione di questa struttura high-tech procedono rapidamente per poter aprire una prima area produttiva all’inizio del 2023.
Con le pesanti opere di fondazione quasi completate, si prevede che l’area fronte mare di 18.000 mq, situata tra il porto antico e quello turistico di Fano, sarà operativa e potrà accogliere la produzione del primo scafo già dal prossimo febbraio.
«Il nuovo cantiere sarà un vero e proprio innovation centre», afferma Marcello Maggi, a capo di W-Fin Sarl, la holding che detiene il 100% del capitale di Wider. «È qui che prenderanno vita tutte le nostre barche del futuro, insieme a nuove tecnologie green e nuove idee provenienti da start-upper, nel pieno rispetto delle tematiche ambientali. In altre parole, un polo di eccellenza non solo per la città di Fano, ma anche per la nautica Italiana».
Situato sul lungomare di Fano, il nuovo cantiere incarnerà e alimenterà la visione di Wider di un mondo nautico volto alla sostenibilità. Il primo progetto ad essere assemblato nella nuova struttura, che comprende 350 metri lineari di banchina e un travel lift, sarà il WiderCat 92, primo modello di una serie di catamarani a motore progettata da Luca Dini e dal Centro Stile Wider, equipaggiato con il Sistema Ibrido Seriale Wider e del quale cinque unità sono già state vendute.
Marcello Maggi desiderava che l’investimento avesse un impatto positivo sull’economia locale e che il progetto fosse concepito e sviluppato da un professionista del territorio, capace di rileggere in chiave architettonica la filosofia del brand. Ecco che la scelta è ricaduta sullo stile nitidamente contemporaneo degli architetti Alessandro Massari e Mauro Cavicchi dello Studio di Architettura Massari Design con sede a Fano.
«Il brief che ho ricevuto da Wider è stato quello di creare una struttura basata su principi sostenibili, con un design suggestivo, capace di fornire anche quel tipo di efficienza funzionale associata ai moderni processi di costruzione nella nautica», afferma Massari. «Non è mai facile progettare qualcosa che sia bello e al contempo pratico dal punto di vista industriale. Il mio studio si trova a poche centinaia di metri dal sito del nuovo cantiere di Wider, quindi per me come per gli altri abitanti della città era molto importante che l’edificio fosse non solo attraente, piacevole alla vista, ma anche integrato con l’ambiente circostante».
Alto 14 metri, il profilo dell’edificio è interrotto da ampie superfici vetrate in modo che il personale dell’ufficio ed i lavoratori nell’area produttiva, possano beneficiare di molta luce naturale. Il muro esterno rivolto verso il mare presenta un profilo stilizzato di uno yacht Wider che sembra galleggiare nel porto turistico. I materiali, i componenti e gli yacht finiti possono essere facilmente spostati dentro e fuori dal capannone attraverso quattro enormi porte per ciascuno dei due lati rivolti a est e a ovest dell’edificio.
Poiché la sostenibilità è un fattore chiave nella missione aziendale di Wider, e grazie anche alle dimensioni importanti di questo cantiere, il tetto dell’edificio sarà coperto da pannelli solari e si prevede che la struttura sarà praticamente autosufficiente grazie all’energia solare.
I materiali di rivestimento finali che serviranno a spezzare il profilo dell’edificio sono ancora in fase di selezione, ma le doghe che ricoprono le pareti esterne saranno in un materiale composito di fibra di bambù e materiale plastico riciclabile al 100% (Wood Plastic Composite Bamboo), resistente all’umidità e ai raggi UV e che non si deforma o scolorisce nel tempo.
Fonte: Sand People Communication per Wider